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Tensioni Maggioranza, ore di grande fermento

Tensioni Maggioranza, ore di grande fermento

4 Gennaio 2023 | by Enzo Colarusso
Tensioni Maggioranza, ore di grande fermento
Politica
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Tutti in attesa del ritorno del sindaco a Benevento. Mastella dovrà fronteggiare una situazione non facile che sta cercando di affrontare con le sue strategie tradizionali e cioè la divisione del fronte che gli si contrappone. Un effetto lo avrebbe già ottenuto e cioè sottrarre alla fronda degfli abbatiani Alboino Greco, che infatti non risulta firmatario della risposta che quelli hanno provveduto a far pervenire ad Antonio Capuano.

Per Mastella saranno giorni di mediazione ma non dovrebbe correre rischi particolari anche perchè Guerra, Picariello, Farese, Palladino e Panunzio hanno tenuto a precisare che la loro è una iniziativa che resta nel solco della maggioranza e che non ha ambizioni ricattatorie nei confronti di nessuno. Un concetto ribadito anche nelle ultime ore. Sostanzialmente il portato di questa iniziativa, che appare concreta, si basa innegabilmente su due pilastri fondamentali. Il primo è di natura squisitamente politica.

Il dissenso è politico e rappresenta un dato che non ha precedenti nell’era mastellonica, assai diverso da coloro che furono bollati come arraffa- arrraffa un paio di anni fa e che indussero il sindaco alle dimissioni, poi revocate. Una risposta politica che Mastella ha lasciato intendere di poter replicare ma questa volta potrebbe avere conseguenze differenti tanto è vero che la prudenza sembra orientare le sue reazioni.

Sul tappeto la complicata relazione tra Amministrazione e maggioranza e l’obiettivo di ricercaree le condizioni affinchè venga ridimensionata la presunta egemonia della giunta e vengano ripristinate regole di cordialità reciproca. C’è poi è vero anche la questione del cerchio magico, di quei panni sporchi di cui parla Capuano nella sua lettera inviata al Mattino diventato il destinatario unico delle comunicazioni mastelliste, ma neppure questa è una novità.

Un cerchio magico dispensatore di “opportunità” e che si vorrebbe maggiormente flessibile ma che invece Mastella racchiuderebbe solo ad una ristretta schiera di eletti tagliando fuori tutto il resto. E la cosa irrita e molto i sei, che hanno anche da riferire ad un loro elettorato che messo assieme è abbastanza pingue e che potrebbe sfidiciarli in futuro e quindi ne temono l’erosione e non è una paura infondata. Insomma, c’è amarezza e anche molta insoddisfazione che verrà tradotta in termini di messaggio politico da Gino Abbate quando incontrerà Mastella forse sabato.

Abbate proverà a spiegare che un’inversione di tendenza è necessaria, proverà a tenere sotto l’egida della normale dialettica interna la delicata questione e probabilmente asseconderà il rapporto”saldissimo” che il Ceppalonico ha affermato un paio di giorni fa da Miami. Poi si aprirà alla verifica di maggioranza dove il clima si preannuncia assai caldo tra chi si dichiara duro e puro difensore della fede mastelliana e i sei che dovranno resistere alle pressioni che saranno parecchie.

Per Ginettaccio la prospettiva di porsi a capo di un gruppo che raccolglie un bel mucchio di consensi ma gli occorrerà anche coraggio e forse la decisione di trasformarsi in un soggetto politico tout court se come sussurrato ai suoi culli ambizioni di un certo spessore quando sarà.

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