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Tensione PD, in otto chiedono rimozione di Boccia: “corre per la Schlein”

Tensione PD, in otto chiedono rimozione di Boccia: “corre per la Schlein”

3 Gennaio 2023 | by Enzo Colarusso
Tensione PD, in otto chiedono rimozione di Boccia: “corre per la Schlein”
Politica
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La guerra carsica all’interno del PD regionale che fin isce per coinvolgere anche la federazione sannita, da poco commissariata. La notizia risiede nella richiesta di dimissioni nei confronti del commissario politico del partito campano Boccia che ben sei consiglieri regionali sugli otto firmatari, gli altri due sono Umberto Del Basso De Caro e Lello Topo, hanno fatto pervenire ai piani alti del Nazzareno. Si tratta di Mario Casillo, Bruno Fiola, Massimilano Manfredi, Gennaro Oliviero, Francesco Picarone e Loredana Raia e anche di Maurizio Petracca che accusano Boccia di avere abdicato alla sua funzione di terzietà e di neutralità essendosi espresso per la candidatura al prossimo congresso del partito di Elly Schlein accettando il ruolo di coordinatore della campagna congressuale della candidata italo-svizzero-statunitense. “Questa nuova condizione lo pone al di fuori del perimetro di neutralità connaturato alla sua funzione di garante”, scrivono i firmatari della richiesta direttamente al segretario uscente Letta. “Sarebbe stato auspicabile un suo spontaneo passo indietro ma ciò non è arrivato; ergo, questa situazione va rimossa dalla Segreteria nazionale e in tal senso va il nostro auspicio”. Questa non è che l’ultima puntata di una lotta intestina che il PD sta vivendo da ormai cinque mesi, dalla campagna elettorale per le Politiche del settembre scorso. A Benevento la lacerazione è stata terribile e la lotta è senza esclusione di colpi. La sfiducia della presidente dell’assemblea Pepe, nella serata del 7 ottobre alla Rocca, la ritorsione dei ranghi nazionali uscenti che esautorano la classe dirigente del partito sannita e la commissariano. Da li in avanti una serie di stilettate velenose. L’accusa a Mino Mortaruolo di alcune irregolarità contributive nei confronti del patito. Mortaruolo, in una missiva rivolta tra gli altri pèroprio al commissario Boccia, aveva dimostrato la sua piena corresponsione delle somme dal 2015 al 2018. “Trovo stucchevole e non più tollerabile l’utilizzo di tale vicenda da parte dell’ex dirigenza del PD sannita” aveva scritto Mortaruolo, “l’utilizzo di note stampa che in modo grossolano ed impreciso gettano cattiva luce sulla mia persona oltrepassando la soglia della diffamazione.” La guerra continua.

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