Non si è fatta attendere troppo la replica di Molly Chiusolo alle polemiche legate alla sua nuova veste di fresca vincitrice di concorso nell’Amministrazione provinciale. Da più parti si è parlato si è sollevato il problema etico legato al fatto che un amministratore pubblico in carica abbia potuto avere accesso ad un concorso pubblico e vincerlo. Un problema giammai di legittimità, ci mancherebbe, ma di opportunità quello si. Rosetta De Stasio ha parlato di assenza di etica nella politica locale e Molly ha inteso rompere il silenzio e replicare a muso duro pur non nominando mai il capogruppo di Prima Benevento
“Già sapevo che alle prove del concorso appena vinto avrei dovuto aggiungere almeno un altro scritto, ma non potevo immaginare che a sollecitarlo fosse un consigliere comunale al solo ed evidente scopo di iniettare ulteriore fango nel circuito del confronto politico cittadino.
E la cosa peggiore è il voler fare allusioni sulla regolarità e la trasparenza di una procedura pubblica affiancandola o sovrapponendola ai concetti di affarismo, nepotismo o banchetti luculliani gettando ombre e fomentando dubbi su procedure amministrative e pubblici ufficiali: un populismo becero che non si preoccupa delle macerie prodotte e che favorisce il protagonismo di un giorno mettendo in luce, però, la pochezza di fondo.
Chiunque, normale cittadino o esponente politico, che abbia qualsivoglia perplessità sulla regolarità di pubbliche procedure ha il dovere di rivolgersi alle Autorità preposte, così come la sottoscritta non esiterà a tutelare in ogni sede aspetti della propria vita privata dinanzi ad immotivate illazioni o allusioni artatamente diffuse a doloso pregiudizio della propria immagine di rappresentate delle istituzioni e di professionista”.