Tornare alla sovranità popolare per le provincie. Era uno dei capisaldi della campagna elettorale di Fratelli d’Italia e rimane prioritario nell’agenda del governo Meloni. La conferma arriva dal Senatore Matera che dal suo quartioer generale di Via Perasso a Benvento ha provveduto ad incontrare la stampa per i tradizionali scambi di auguri e per affrontare tematiche di natura politica.
“Ciò che urge”, dice,”è di tornare a dare voce ai cittadini ribadendo il portato del referendum del 2016″ specifica Matera, un referendum che bloccò la manovra di soppressione ma che poi ben due parlamenti non hanno provveduto a riportare allo status quo ante. Non si tratterebbe di una riforma della Costituzione ma solo di una revisione della legge Delrio di cui patiamo ancora le conseguenze.
Il parlamentare buccianese ha anche affrontato il tema dei trasporti. “Non sono amico del sensazionalismo e preferisco muovermi in sobrietà e in tale direzione è andato il mio sforzo per la presa di coscienza dei pesanti ritardi in cui verano i collegamenti da e per il Sannio” sia da Napoli che da Roma, dice con fermezza Matera.
Che poi non sfugge alla domanda quasi scontata del futuro del partito sannita. “Fratelli d’Italia cresce nei numeri e nelle adesioni ma la strada da fare è lunga”, presentando la prima adesione vera di un sindaco che è poi il suo delfino Roviezzo da Bonea.
Fa però una sfilza di amministratori sanniti che hanno deciso di unirsi alla Fiamma, a testimonianza che il potere di attrazione di un partito in forte ascesa condizionerà ab imis i nuovi equilibri. Sui destini dei Fratelli sanniti Matera è pacato ma risoluto, non nomina Paolucci che aveva criticato la situazione interna e conferma che per ora nulla cambia al vertice del partito.
le dichiarazioni nel servizio che segue
