Un vero terremoto, una accelerazione che in pochi si sarebbero aspettati ma che a veder bene non è poi così inaspettata. Traumatica di certo perchè apre ora scenari imprevedibili all’interno della partecipata comunale, al centro delle fortissime polemiche per via del tetra. Russo, che si era insediato il 5 gennaio 2021, ha deciso di abbandonare in una convulsa seduta del CdA di cui non sono ancora bene chiari i connotati ma che di certo avrà avuto toni al calor bianco. Ufficialmente Russo ha deciso di rassegnare le dimissioni per lasciare il campo al nuovo gestore unico del diustretto sannita che dall’8 di febbraio dovrà cominciare a delinearsi. Un documento accorato in cui saluta tutti coloro che lo hanno copadiuvato in questi due anni ma la cosa non convince. Non convince perchè arriva alla fine di un periodo terribile per Gesesa, la crisi idrica ha lasciato un segno profondo, un arroccamento su posizioni di assoluta intransigenza nei confronti di ogni posizione che non fosse quella di Pezzapiana. Russo apparso sempre più ai margini dall’omologo Rubbo e non è nelle abitudini dell’avvocato restare in disparte, come nell’occasione del confronto pubblico al Piccolo Teatro Libertà. Ma anche la difesa della chiarezza del sito di Gesesa, la trasparenza dei dati che ha mostrato falle evidenti potrebbero avere inciso su questa decisione improvvisa ma non del tutto inattesa. Domani il Consiglio si riunisce proprio sulla questione dell’acqua e sarà il momento per intendere le reazioni, soprattutto del Sindaco anche lui in un momento complicato. Chi invece commenmta è Gabriele Corona. Il leader di Altrabenevento non crede alla versione ufficiale e punta dritto alla considerazione legata alla diversità di vedute riguardo l’acqua del biferno a tutta la città paventando una contrapposizione insanabile tra Russo da un lato e Rubbo e Mastella dall’altro che per la chiusura dei pozzi a Pezzapiana non prendono in consideraziopne null’altro che le acque di Campolattaro. Ora si apre la successione a Russo e appare sempre più evidente che non saranno consentite posizioni critiche o quanto meno scettiche rispetto alle linee guida che si vogliono imporre. In sostanza, una presidenza allineata fino all’avvento della nuova società di gestione quando sarà e che prevede il sostegno ad Acea.