Il Consiglio del 20 dicembre apre alla discussione pubblica sulla crisi idrica di metà novembre. Al di là delle piur comprensibili polemiche politiche ad una cittadinanza attonita, attraversata da una serie di dati e numeri, bisogna fornire risposte certe al di là della sarabanda di prese di posizioni che in questi casi sono largamente prevedibili.
La riunione di stamattina a Palazzo Mosti, assente Mastella, è stata l’occasione per riaffermare, tabelle alla mano, che non ci fu sforamento alcuno. Gesesa, che ieri ha pubblicato i dati di novembre, ribadisce in pieno le sue ragioni, sfida Arpac a venire a dire pubblicamente la sua, prepara il terreno all’Amminstrazione e all’assessore all’Ambiente Rosa su cui dovrà erigersi la versione del Comune nei confronti di quella incredibile vicenda.
Domenico Russo, il presidente del CdA di Gesesa. La sua azione, da quando si è insediato nel gennaio del 2021 è sempre stata votata alla mediazione e all’ascolto, scelte che non sempre gli hanno garantito le simpatie dei piani alti di Via Annunziata. Russo, a fare il vaso di coccio tra vasi di ferro proprio non ci sta e poco gli garba anche la recente polemica imbastita da Altrabenevento che, piaccia o meno al sindaco, in questa vicenda conta eccome. Il presidente parla di controlli della falda acquifera che si prevederanno capillari ma assicura sulla piena sicurezza per la cittadinanza.
le dichiarazioni nel video che segue