Sabato dieci dicembre alla Sala Vergineo del Museo del Sannio appuntamento con “Fronte del Dissenso” che da soggetto Federativo si trasforma in Movimento politico unitario. Cinque i punti del programma politico del costituendo movimento “per una nuova opposizione”
1.Il ripristino di tutti i diritti di libertà cancellati in questi ultimi anni, tra cui la libertà di scelta terapeutica;
2. Il rifiuto dello Stato tecnocratico di polizia e l’abolizione di tutti i dispositivi elettronici di schedatura e sorveglianza;
3. L’abbandono del liberismo per un’economia che assicuri giustizia, lavoro e reddito per tutti, attuando ma aggiornando il modello di economia mista scolpito nella Costituzione del 1948;
4. La piena sovranità politica, economica, alimentare, monetaria dell’Italia, quindi l’uscita dall’euro e dalla Ue;
5. Una politica di neutralità, di pace e fratellanza tra i popoli, quindi di liberazione dalle catene della NATO.
– L’ Italia ripudia la guerra (art. 11 Costituzione)
– Via dall’U.E. schiava della “giunta globalista antinazionale” (WEF) e nemica dei popoli europei;
– Via l’obbligo sanitario;
– Fine del lasciapassare della discriminazione;
– Fine delle persecuzioni e delle discriminazioni sociali e sui luoghi di lavoro;
– Diritto al lavoro senza condizioni e ricatti
“Siamo davanti ad un tornante storico: non solo il pericolo di una mostruosa guerra su scala globale ma la certezza che è in arrivo la più grave crisi economica e sociale della storia repubblicana. La scellerata sudditanza delle élite italiane verso gli U.S.A. e l’Unione europea, la loro totale incapacità di difendere gli interessi del popolo lavoratore, conduce inesorabile ad una vera e propria catastrofe nazionale. Ci vorrebbe una grande ed unita opposizione politica e sociale, ancor più forte e determinata di quella che abbiamo condiviso contro l’Operazione Covid. Purtroppo questa opposizione non c’è. Le elezioni del 25 settembre potevano essere l’occasione per darle una spinta. Occasione persa anche a causa della irresponsabilità dei gruppi dirigenti dei piccoli partiti, ognuno dei quali pretendeva di rappresentare il movimento No green pass. Questi gruppi dirigenti hanno invece preferito andare divisi.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una cocente sconfitta che sta portando ad un rapido processo di disgregazione delle tre liste elettorali. Ora ci sono solo due alternative: o accettare passivamente che l’Italia precipiti nell’abisso o rimboccarsi le maniche per costruire il fronte unito che serve. Come Fronte del Dissenso non ci troverete mai tra coloro che alzano bandiera bianca. Ci troverete accanto a coloro i quali, come si urlava nelle piazze, “non molliamo mai”. Ci troverete a fianco di chi con modestia e tenacia lavora alla costruzione di un fronte unito dell’opposizione antisistema. Per questo noi stessi dobbiamo cambiare, migliorare, strutturarci meglio ai livelli territoriali e a livello nazionale.”
Interverranno:
Leonardo Mazzei – Presidente del Movimento Liberiamo l’Italia
Nello De Bellis – Coordinatore del Circolo Liberiamo l’Italia di Salerno
Nunzio Gagliotti – Coordinatore del Circolo Liberiamo l’Italia di Benevento