I Nas dei Carabinieri fanno visita all’Asl di Benevento. La notizia è riportata da Il Mattino di oggi e si fa riferimento alla vicenda dei pozzi contaminati di Pezzapiana. I militari hanno portato via i dati dei rilevamenti eseguiti da Arpac sotto la sovranità dell’Asl e che hanno prodotto per qualche ora la decisione della non potabilità dell’acqua di Pezzapiana per via dei quattro picvchi ravvisati in quelle 48 ore terribili di metà novembre. Quattro picchi che attestano, stando ai rilevamenti dell’Agenzia, che quell’acqua ha avuto crismi di non potabilità per un periodo di tempo legato ad alcune ore, lo sbalzo0 da 1 a 250 che ancora oggi desta sconcerto così come il brusco ridimensionamento da 250 a 1 nel giro di pochissimo tempo.
La Procura avrebbe aperto una indagine, fino ad ora però nessuno risulta iscritto nel registro degli indagati, per capire cosa non abbia funzionato in quei momenti nevralgici e più di tutto per fare luce sulle cause della contaminazion e della falda di Pezzapiana. Uno dei punti cruciali, nfatti, è proprio quello di stabilire genesi e sviluppo delle impennate, chi e cosa eventualmente generano il picco, le possibili responsabilità. Una vicenda che è solo agli inizi ma ha già fatto registrare un mare di polemiche incrociate.
Nelle ultime ore il sindaco di Benevento Mastella ha ribadito che l’acqua è sempre stata potabile facendo affidamento totale sui dati di Gesesa e questo genera imbarazzo tra la cittadinanza. Oggi il sindaco, partecipando ai lavori del Consiglio, è tornato sull’argomento. Rispondendo in chiusura dei lavori in modo plolemico al consigliere Perifano, che al di fuori dell’ordine del giorno ha comunque voluto affrontare il problema idrico, Mastella ha precisato che non è certo intenzione della sua Amministrazione impedire che si faccia luce su quanto successo a metà novembre articolando in questo modo ciò che avverrà nella seduta ad hoc presumibilmente calendarizzata il prossimo 21 dicembre
