La questione acqua resta centralissima nel dibattito pubblico. La dichiarata potabilità dei pozzi di Pezzapiana espressa dal sindaco, sulla scorta delle rassicurazioni arrivate da Gesesa e anche da Arpac, continuano a non convincere del tutto. La brusca impennata da 1 a 250 e la altrettanto “discesa ardita” da 250 a 1 nel giro di 48 ore non dissipa le perplessità del 70% della popolazione beneventana che non gode dell’acqua “buonissima” del Biferno, come dice il castigamatti Corona.
E ancora di più le retiocenze del Comune sulla informativa Arpac del 14 settembre che già segnalava il superamento dei limiti di guardia di tetracloroetilene. Una vicenda cui si devono risposte esaustive, molto più di quanto fatto finora. Lo chiede una non sempre reattiva opposizione consiliare che ora però accelera. Dopo la decisione assunta ieri in sede di Conferenza dei Capigruppo di non calendarizzare per la seduta consiliare del 7 l’ordine del giorno relativo alla angosciosa questione, i gruppi d’opposizione hanno inoltrato al Prefetto Torlontano una richiesta di convocazione urgente dell’assise così come spiega Rosetta De Stasio, capogruppo di Prima Benevento
Domani la prevista manifestazione a favore dell’acqua pubblica dinanzi la Prefettura. E si registra una nota congiunta Cacciano-Perifano-Moretti nella quale si conferma l’assoluta avversione alla delibera introduttiva del Consiglio dei 30. Da ricordare che sia PD che Civico 22 fanno parte di quel consesso ma sulla delibera che definisce l’adozione di un sistema pubblico-privato e le conseguenti determinazioni per una gara futura di affidamento ad un gestore unico di distretto la critica è totale. “Il rischio che abbiamo di fronte, dicono i tre firmatari della nota, è di una grande frammentazione sociale e soprattutto di una totale frattura tra rappresentanza politica dei territori e decisioni politiche assunte su una materia così delicata e vitale come la gestione delle acque del nostro territorio.”
le interviste nel video che segue