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Rimpasto, le opzioni di De Luca e il borsino delle relazioni

Rimpasto, le opzioni di De Luca e il borsino delle relazioni

10 Novembre 2022 | by Enzo Colarusso
Rimpasto, le opzioni di De Luca e il borsino delle relazioni
Politica
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Mastella all’assemblea dell’Anci Campania a San Leucio di Caserta. Il sindaco ha incrociato il presidente della Regione De Luca col quale i rapporti non sono più quelli di un tempo ma da qui a dire che vi è chiusura totale delle relazioni ce ne passa eccome. Il sindaco è in un guado, nel senso che non ha chances a destra e allora deve percorrere la strada di quello che fu il campo largo ma il suo limite è che nonostante vanti un tesoretto locale il suo appeal non è spendibile. Gli conviene quindi non esasperare i toni con De Luca limitandosi a mandare segnali, vedi il summit con il sindaco di Avellino Festa di qualche giorno fa a Benevento. De Luca, quindi, resta il suo interlocutore più prossimo, con il figlio Piero si è sentito di recente per dimostrare tutta la sua insofferenza nei confronti della scarsa considerazione di cui soffre, nomine di Acer e quant’altro in primis. Mantiene per ora Gino Abbate, di cui ha apprezzato la richiesta di sfiducia a Casucci ma Ginettaccio è sornione si sa. Insomma, Mastella naviga a vista ed è anche plausibile che eviti di rispondere quando lo si incalza sul borsino delle saue relazioni con il Presidente. Il rimpasto di cui tanto si vocifera non piace a De Luca ma alla fine potrebbe cedere in nome di quella pax ritrovata con il suo partito che gli ha garantito l’elezione del figlio Piero e in vista di quella palingenesi che il lungo congresso dem dovrà realizzare. I ras del PD napoletano gli hanno proposto uno scambio che il Governatore starebbe valutando: il rimpasto, con l’ingresso di nuove figure che maggiormente sanciscano questo nuovo clima scaturito dalle elezioni in cambio del sostegno alla terza candidatura e il congelamento della funzione di consigliere per chi dagli scaranni consiliari dovesse diventare assessore. Tutto è in stand by ma intanto si fanno congetture in attesa che a dicembre si definiscano le condizioni generali. Napoli chiede spazio ma ci potrebbero essere, ci si chiede, opportunità anche per figure sgancite dalla metropoli? In sostanza, De Luca se vorrà mettere mano ad una riorganizzazione di giunta considererà anche l’idea di scegliersi qualche pedina delle nostre parti? Tutto appare magmatico. Con Mastella potrebbe riproporre ciò che fu avanzato in campagna elettorale e cioè un nome che non sia quello della moglie e aspettare la risposta del sindaco di Benevento che potrebbe lanciare Abbate se ci sarà il congelamento di cui sopra. Ma c’è un’altra ipotesi in piedi che va presa sempre con il beneficio dell’inventario però; la scelta di un esponente del pd sannita che conduce alle fattezze di Mino Mortaruolo. De Luca potrebbe pensare di emarginare ancora di più De Caro e mandare un messaggio allo stesso Mastella, una sorta di benservito cogliendo due piccioni con una fava. D’altra parte la distensione del tandem Pepe-Mortaruolo nei confronti di Napoli e i fatti del sette ottobre sono tutti elementi che inducono a ritenere questa opzione per nulla campata in aria, difficile per quanto si voglia, ma non impossibile ed anzi un’arma in più nelle mani del Governatore per tenere a freno l’esuberanza del PD napoletano. Azzardare previsioni è delicato ma in questo momento di interregno è quasi normale chiedersi come potrebbe defluire la situazione politica. A Napoli così come nella nostra realtà beneventana, dove prosegue il giro di orizzonti di qualche consigliere ma per ora nessuno esce allo scoperto nemmeno coloro che hanno aperto un primo dialogo con i nuovi potentati locali della destra interrogandosi sul proprio futuro.

 

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