Le vicende recenti della nuova Camera di Commercio riunita Irpinia Sannio. Entrambi irpini i vertici camerali e questo suscita perplessità. Città Aperta, gruppo consiliare di opposizio ne a Palazzo Mosti riflette sulla nomina di Oreste La Stella a vice del presidente Bruno.
“La recente nomina dell’ex presidente dell’ente camerale di Avellino, Ing. Oreste La Stella, quale vicepresidente della neonata Camera di Commercio Irpinia Sannio, pone in evidenza un serio problema per le circa 40.000 imprese sannite, e più in generale per l’intero Sannio che, nonostante il richiamo nel logo del nuovo ente, scompare letteralmente dalla governance camerale.
È fuori dalla Giunta Camerale Confindustria Benevento. Altrettanto è a dirsi per le organizzazioni sindacali degli agricoltori, Coldiretti e Cia. Presidente e Vicepresidente della Camera di Commercio sono entrambi avellinesi.
Come è potuto accadere tutto ciò? Come è stato possibile che le nostre rappresentanze territoriali siano state ridotte ad una presenza così marginale?
Una chiave di lettura la offre la meticolosa ricostruzione di fatti, antefatti…e misfatti, offerta dal prof. Mastroberardino in una nota del 1^ ottobre scorso: sono resi noti i protagonisti e gli aspetti più reconditi della vicenda, nonché il ruolo negativo svolto dalla politica, o meglio da una certa parte politica, nel determinare gli esiti inaspettati con cui adesso bisogna fare i conti.
Oggi i responsabili dell’accaduto tacciono, osservano un silenzio complice, quasi che il governo della Camera di Commercio non rivesta alcun interesse per le prospettive di consolidamento e sviluppo del nostro tessuto produttivo.
Non è affatto così!
Non si tratta, invero, di riaprire la discussione sull’ unificazione dei due Enti Camerali, né è in questione l’erogazione dei servizi che la sede di Benevento continua con puntualità e competenza ad assicurare agli utenti camerali: quello che balza agli occhi è il mancato equilibrio, in termini di rappresentanza e funzioni amministrative, fra le imprese irpine e quelle sannite.
La vicepresidenza ad un sannita sarebbe stato il minimo sindacale! A maggior ragione dopo la composizione di una Giunta dove i rappresentanti del mondo produttivo sannita sono solo due su otto!
È del tutto evidente che gli auspici dello storico accorpamento (un cammino unitario caratterizzato dalla giusta armonia; la costruzione di solide basi per un rilancio delle attività e per offrire giuste risposte alle imprese; il contributo alle aziende dei nostri territori in un momento difficile ma ricco di opportunità; la tutela e la valorizzazione del territorio e delle produzioni locali), sono stati seppelliti alla prima votazione della nuova Giunta camerale!
Per parte nostra possiamo solo augurarci che si infranga il muro di silenzio e correità politica che ha sin qui consentito l’ennesima ingiusta umiliazione del nostro territorio e delle sue tante preziose energie, e che si intraprenda, presto e con decisione, la strada per riportare la gestione della Camera di Commercio lungo un percorso condiviso che oggi, a onore del vero, appare lontanissimo.