“A poco più di un mese dalle recenti elezioni politiche, si impongono alcune riflessioni di portata storica. Il primo partito si è rivelato quello dell’astensione, che ha toccato punte del 41,7% nel nostro Collegio uninominale. L’astensionismo è stato maggiore nelle regioni meridionali rispetto al resto del Paese e sarebbe stato ancora più marcato se non ci fosse stato l’argine del M5S, al quale va il merito di aver dato voce ai bisogni delle classi sociali a maggior rischio di marginalità. a fronte di una gestione della cosa pubblica, espressa da un centro sinistra sempre più orientato al centro, non più capace di intercettare il disagio sociale, ma attento a ritagliarsi e a difendere spazi di potere che hanno creato una frattura sempre più profonda con il proprio elettorato storico” . Così in una nota il M5s di Benevento.
Come afferma il sociologo Marco Revelli – si legge nella nota – l’unica forza sociale nell’attuale panorama politico nazionale è il M5S. Spetta quindi soprattutto alla nostra forza politica, che ha nel suo DNA il Sud, farsene carico, assumendo la consapevolezza che con l’autonomia differenziata diventa sempre più imminente il pericolo di una dolorosa frattura sociale ed economica tra Il Nord ed il Mezzogiorno d’Italia. Con la prospettiva di questi oscuri orizzonti, il M5S, oltre ad essere un partito di opinione, ha bisogno di strutturarsi in tempi certi anche come partito del territorio e del governo locale Grazie al consenso incoraggiante registrato in città ed in provincia, che lo ha incoronato come prima forza politica, l’elettorato ha lanciato un chiaro grido di allarme: c’è necessità di un’azione incisiva del Movimento 5 Stelle sul territorio. Inoltre, si fa strada il concreto timore che la svolta conservatrice del nuovo governo nazionale rischi di rendere più fragile l’intera impalcatura su cui si basano i diritti fondamentali della nostra Costituzione, quali quelli all’inclusione sociale, alla salute, alla scuola ed ai trasporti pubblici. Motivo in più che ha spinto tanti di noi, cittadini di Benevento iscritti al Movimento 5 Stelle, ad incontrarci nuovamente, anche se non ci eravamo mai persi di vista, per ritornare a far sentire la nostra voce, dopo la brusca assenza dalle elezioni amministrative del 2021, sulle tante emergenze economiche, sociali, ambientali e culturali che si avvertono in maniera più stringente in una realtà periferica della Campania e del Mezzogiorno d’Italia, come la nostra.
Se, come afferma l’ex Presidente della Camera, Roberto Fico, i Comuni sono i motori del Paese, c’è bisogno di riaccenderli anche in una città che soffre da troppo tempo di una mancanza di partecipazione, soprattutto a causa di una politica miope ed arroccata su mere logiche di potere, come quella dell’amministrazione Mastella. Il radicamento sul territorio è stato da sempre la grande sfida del Movimento 5 Stelle che, a partire dalla sua esponenziale crescita a livello nazionale nel 2018, si è trasformato in un albero con una folta cima ma con pochissime radici. I gruppi territoriali, previsti dallo Statuto del Movimento 5 Stelle, sono stati concepiti come organismi che favoriscono la partecipazione attiva degli iscritti e contribuiscono a radicare i valori del Movimento nelle realtà locali, abbandonando la stagione congiunturale dei comitati elettorali per sposare quella dell’azione politica del tempo ordinario.
A Benevento siamo un nutrito gruppo di cittadini iscritti, che attendono l’approvazione dell’apposito regolamento, a cura degli organismi competenti, per sancire ufficialmente la presenza attiva sul territorio. La città ci chiede di ripartire: avvertiamo il dovere etico, prima ancora che politico, di riprendere il cammino, per dare voce ai tanti bisogni di donne, uomini, giovani, adulti, categorie sociali e produttive, perché la morsa della crisi è diventata insostenibile e, nella corsa forsennata al “si salvi chi può”, nessuno deve rimanere indietro. Bisogna farsi carico di un patto sociale ed intergenerazionale, in rete con la città che resiste. Noi siamo pronti”