Nel frattempo, giovedi mattina a Palazzo Mosti, nuova verifica di maggioranza voluta dal sindaco Mastella. Pizza a parte, sembra che i nodi non siano del tutto risolti. Oggi, in conferenza capigruppo, Marcello Palladino, uno dei più perplessi tra i consiglieri mastelliani, che ha sollevato l’improvvida, a suo avviso, fissazione della seduta nel cuore del ponte di Ognissanti e in maniera più precisa il fatto che non si abbia tempo abbastanza per studiare gli atti. Una questione che è stata più volte affrontata anche dall’opposizione e alla quale non si è ancora riusciti a trovare soluzione. E tuttavia, il rischio che qualcosa si inceppi nella pur instabile maggioranza di Mastella è si presente ma molto difficilmente, ora, produrrà effetti clamorosi.
Il sindaco ha da subito dopo le elezioni imboccato la strada della distensione. Non ha voluto affondare il bisturi nel bubbone purulento dello scarso impegno elettorale di più d’uno dei suoi dosando bene la reazione ma facendo presente ai più bellicosi che non si farà trascinare a lungo sul terreno della provocazione, un monito che pare avere avuto i suoi risultati. Certo teme l’effetto attrattivo della destra, un gruppo di Forza Italia non è affatto peregrino pensarlo, che permetterebbe agli eventuali componenti di staccarsi da lui senza abbandonare il consesso. Mastella ha da ricaricare le batterie, reduce da ben tre campagne elettorali sotto l’arsura del caldo estivo, e ha bisogno di tirare il fiato e di ricalibrare i suoi obiettivi. Per ora resta fermo guardandosi anche lui attorno e provando ad amministrare ma molto delegando, poi si vedrà. Quel che è certo è che non si farà inchiodare da nuovi arraffa arraffa e da nuovi succhiaruote, questo appare certo, e guarda a lunedi e a portare a casa i due punti all’ordine del giorno senza particolari affanni.