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PD, bagarre senza fine: Pepe sfiduciata ma niente dimissioni

PD, bagarre senza fine: Pepe sfiduciata ma niente dimissioni

7 Ottobre 2022 | by Enzo Colarusso
PD, bagarre senza fine: Pepe sfiduciata ma niente dimissioni
Politica
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Una assemblea che sapeva di resa dei conti interna e così è stato. Antonella Pepe è stata sfiduciata dall’assemblea del partito che dimostra d’essere ancora saldamente nelle mani di Umberto Del Basso De Caro, il grande vecchio, che non è affatto un’offesa, che attendeva i suoi oppositori al varco per far intendere che è pronto alla battaglia e che lui le guerre interne le sa fare molto bene. Le fasi della precampagna elettorale e quelle ancora più crude della campagna elettorale hanno largamente dimostrato che il partito, a prescindere da ciò che ne verrà fuori dal congresso nazionale permanente, nel Sannio è militarizzato e che le prospettive della ricostruzione passeranno attraverso fasi lunghe e costellate di tensioni. Pepe non si dimetterà ma il tentativo di sottrarre il partito al notabilato decariano, apparso schierato a protezione del suo nume e che a quanto pare è lontanissimo dal ritenersi superato, è impresa assai ardua e chi riteneva di sfruttare il momento di sbandamento conseguente alla sconfitta elettorale che, vivaddio, tutti interpretano alla stessa maniera, dovrà invece investire tempo, risorse e tenacia doti che Umberto e la sua parte posseggono in quantità massiccia. E’ uno scontro generazionale e di potere e durerà molto e De Caro va a nozze quando si tratta di mantenere uno stato di agitazione permanente, è la cifra del suo agire politico. Appare evidente che un partito squassato dalla tempesta interna si consegna mani e piedi alla irrilevanza, diventa inutile dinanzi alle esigenze di cambiamento che la crisi del mastellismo pone innanzi in modo inequivocabile. De Caro e Mastella, è’ la guerra dei mondi e delle generazioni e coinvolge queste due figure eterne che appaiono l’uno al nadir e l’altro allo zenit ma che hanno in comune un dato fondamentale: non riconoscono nulla al di fuori di loro e dopo di loro. Nel PD flagellato degli ultimi dieci anni ciò che è accaduto alla Rocca dei Rettori segna uno stadio di non ritorno e chiunque avanzi ragioni e contesti torti sappia che sta contribuendo a consegnare ciò che resta del partito alla resa incondizionata.

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