Al fin della licenza è arrivato. Parliamo del responso del professor Abbamonte, autentico guru per tutto ciò che riguarda le controversie della Pubblica Amministrazione ad avviso del sindaco di Benevento Mastella. In sostenza, la notizia diffusa dal Mattino è la conferma di un orientamento che era apparso subito assai palese, in merito alla faccenda del Bando Periferie e alll’ormai annoso problema del mancato rispetto delle quote partecipative del project financing tra pubblico e privato. gI à AD agosto Abbamonte aveva “consigliato” di seguire gli orientamenti dell’Anac e lasciare perdere la strada poco maestra seguita nel passato. Ora lo ha articolato in una relazione doviziosa che il sindaco ha immediatamente recepito sostenendo che si procederà come codice degli appalti impone e cioè, se proprio si vorrà fare un project financing, col 51% di parte privata e 49 di parte pubbblica. L’Amministrazione, quindi, costretta a rivedere una impostazione che aveva portato avanti, in modo più che pervicace, anche in presenza di elementi che facevano capire come lo schema addottato non fosse percorribile. Ora Lumode , che ha già fatto capire di non essere interessata ad ulteriori coinvolgimenti e sembra ovvio, pretendere quello che ritiene debba spettarle e ha davanti a se la via del contenzioso giudiziario. Il Comune non va oltre io 180 mila euro, la società casertana avrebbe preteso molto di più. Abbamonte dixit, Mastella facit e la morale di questa faccenda fa segnare un nuovo smacco per l’Amministrazione che ora dovrà valutare anche l’eventualità di annullare in nuce il pregresso eliminando anche la delibera 121 del 2016. L’opposizione valuta politicamente il verificarsi degli eventi. Giovanna Megna di Civico22 lamenta la mancata possibilità di accesso agli atti sostenendo la gravità della situazione.
