Attraverso una lettera indirizzata al prefetto Carlo Torlontano, al presidente del Consiglio Comunale e al sindaco Riccio gli esponenti dei gruppi consiliari di opposizione al Comune di Sant’Agata de’ Goti chiedono le dimissioni del capogruppo di maggioranza Nunzia Meccariello.
I due gruppi consiliari contestano “l’indifferenza, a seguito dei fatti, gravi ed indecorosi, denunciati formalmente a mezzo pec il 2 ottobre 2022, dei quali si è resa protagonista Meccariello, come si evince da foto pubblicizzate sui canali social e profili di stato personali dalla stessa. Meccariello – sostengono – si è resa protagonista di iniziative ed azioni che ledono gravemente l’immagine ed il decoro della Città di Sant’Agata De’ Goti ed il suo riconosciuto blasone per la cui cosa si chiede di adottare a suo danno le conseguenti azioni di risarcimento”. Il riferimento è all’iniziativa “Piedibus” e alle indicazioni che la Meccariello avrebbe diseganto, con una bomboletta spray, sull’asflato e su alcuni marciapiedi.
“Meccariello, imbrattando luoghi della nostra Città (Nuova?), come da foto estratte ed allegate – dicono – ne ha di fatto gravemente danneggiato l’immagine, con evidenti gravi conseguenze per le quali si anticipano anche ulteriori altre iniziative, nessuna esclusa, non potendo assolutamente tacitare sull’accaduto. Nel sollecitare immediati provvedimenti sanzionatori nei confronti della stessa, si chiede sin d’ora la costituzione dell’Ente quale parte civile nell’instaurando procedimento e di ordinare l’immediato ripristino dello stato dei luoghi danneggiati ed imbrattati, a carico del consigliere Nunzia Meccariello”.
I due gruppi consiliari chiedono le scuse della Meccariello e le immediate dimissioni dalla carica di consigliere comunale per comprovati e certificati atteggiamenti indecorosi. Infine invitano sindaco a chiarire e riferire con la dovuta urgenza in Consiglio Comunale se c’è stato un suo coinvolgimento diretto, del suo vicesindaco e di altri componenti dell’esecutivo e della sua maggioranza Sant’Agata Città Nuova per i fatti accaduti”.
