La questione Lumode torna in Consiglio comunale. Ci torna alla luce delle tante cose che sono successe dall’ultima volta quando il Consiglio comunale intervenne circa le limitazioni delle cubature dell’edificio che sarebbe dovuto sorgere al Terminal Bus, il largo La Salle. Oggi le cose sono radicalmente cambiate. Quel bando, nelle forme nelle quali era stato redatto nel 2018, non esiste più ma esiste ancora, invece, la delibera che lo permea e che è stata superata dalle determinazioni dell’Anac che sostanzialmente ribadiscono che le percentuali di compartecipazione pubblico privato non sono a norma del codice degli appalti. D’altra parte lo dice anche il legale di fiducia del sindaco Msstella, Abbamonte che interpellato dal dirigente Iadicicco, anche lui presente in aula, si esprime in termini precisi. “Credo ci si debba muovere nel rispetto delle condivisibili deduzioni dell’Anac del giugno 2021”, uno dei passaggi più embelamtici contenuti nella lettera fatta recapitare al dirigente. Il che fa strame delle lex specialis e di altre interpretazioni formulate dai burocrati di Palazzo fino ad oggi, a consuetudini più o meno fondate di altre esperienze in altre città italiane in cui si operava in regime di percentuali discordi tra pubblico e privato, più denari pubblici e meno privati. Abbamonte consiglia di agire in linea con l’Anac ed ora è prevedibile e auspicabile che si pensi ad altro.
Intanto la mozione, per la quale si èera presenti in aula oggi, e che l’opposizione ha prodotto è stata bocciata dal Consiglio, come prevedibile. E tuttavia, il dibattito in aula tra opposizione e Amministrazione, con la maggioranza a fare da spettatrice e utile al solo scopo di esprimere la sua decisione alla fine di lavori, lavori resi caotici dal cattivo funzionamento dei collegamenti da remoto, ha comunque sollevato il tenore del confronto che è quello che serve alla città. “Adiremo tutte le strade per difendere gli interessi dei cittadini” tuona Perifano che ammonisce l’Amministrazione nel caso dovessero esserci conseguenze in rapporto alla inattività del Comune su di una auspicabile cancellazione del bando. Risponde il vicesindaco De Pierro che respinge l’assalto di Perifano ma apre alla collaborazione e alla concertazione
Di assoluta esigenza di chiarezza parla Angelo Moretti. Il leader di Civico 22 non boccia la ratio del Bando ma polemizza sui criteri e anche sul contenzioso ancora in atto con Lumode che molto pesa sull’economia dell’intera vicenda.