Vittorio Fucci Jr dal San Marco ufficializza il suo passaggio al campo del centrosinistra. Lo aveva già dichiarato un paio di giorni fa ed oggi lo ha ratificato alla presenza dei vertici del PD, Cacciano segretario ma anche i tre candidati Pepe, Mortaruolo e il fedelissimo di De Luca Graziano. Di certo una di quelle virate che lasciano assai sconcertati; una vita al centro guardando verso destra, benchè il padre, dice lui stesso, sia stato moroteo e cioè aderente a quella corrente DC che invece guardava a sinistra e fu tra i più convinti assertori del Compromesso Storico, poi si sa come è andata a finire. Il passato, quindi, prodromico ad un ritorno alle origine dell’avvocato airolano che è apparso anche emozionato nel supportare le proprie argomentazioni. Così come disse a noi di Lab nell’intervista telefonica di ieri l’altro la sua è stata una decisione “drammatica” nel senso di una profonda crisi interiore che lo ha indotto ad abbandonare il campo che era stato suo per decenni. “La realtà non è immutabile per cui se ci si trova in contesti che sono in contrasto con i propri valori bisogna avere il coraggio e la forza di fare altre valutazioni. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza democratica, dice Fucci, e il PD è l’unica forza politica che si erge contro questa situazione di estrema gravità politica che una eventuale vittoria della destra potrebbe addirittura rendere incontrovertibile”. Vittorio Fucci si professa cattolico democratico e quella matrice, dice, è scomparsa dal campo del centrodestra che ha perso la sua identità centrista. Difende l’operato di Draghi, con lui dice l’Italia era la vera locomotiva d’Europa, poi l’azione sconsiderata dei populisti, e si riferisce ai 5Stelle, cavalcata dall’onda sovranista ha posto fine a questo new deal che si stava affermando. “Di fronte a queste scelleratezze, conclude Fucci, c’è un solo modo per opporsi; dare spazio al PD e alla sua portata europeista.
