‘Il documento condiviso nei giorni scorsi dai vescovi italiani punta i riflettori su un tema che affligge oramai da tempo le aree interne del nostro Paese, lo spopolamento. Io vivo in un territorio che assiste, anno dopo anno, a una lenta ma inesorabile fuga da parte delle nuove generazioni. Non c’è futuro per loro ma nemmeno presente. Io condivido appieno i timori espressi nel documento, così come la necessità di un intervento programmatico che eviti la morte dei piccoli paesi. Obiettivo che il PD si è posto anche nel redigere la Carta di Taranto e che prevede, tra i suoi sette punti, anche la proroga, il potenziamento e la razionalizzazione dei diversi meccanismi di incentivazione per l’occupazione nel Mezzogiorno, puntando su giovani e donne”. Lo scrive, in una nota, Angela Ianaro, deputata uscente del Pd e candidata democratica nel collegio plurinominale Campania 2.
“Nel loro messaggio, al termine della due giorni beneventana, – prosegue Ianaro – i vescovi avevano diffuso un messaggio di forte preoccupazione anche rispetto a un altro tema che è al centro del programma della destra e cioè l’autonomia differenziata. Da componente della Commissione bicamerale sul federalismo fiscale ho seguito da vicino e conosco bene le enormi difficoltà che ne deriverebbero perché, se entrasse in vigore l’autonomia differenziata, non farebbe altro che accrescere le disuguaglianze nel Paese. Io credo che la bozza di provvedimento, così come attualmente concepita, allargherebbe realmente un divario già ampio, lo cristallizzerebbe e penalizzerebbe drammaticamente il Sud. Non condivido nemmeno l’idea di anticipare l’applicazione dell’autonomia differenziata rispetto all’attuazione dei Lep, i livelli essenziali delle prestazioni”.
“Per questo il Pd intende sostenere un Piano nazionale per il recupero e il rilancio dei Borghi italiani per mettere a punto progetti che garantiscano ai piccoli paesi, anche della nostra comunità, e alle persone che li abitano, di diventare il volano per il futuro del Paese” conclude Ianaro.