In questa campagna elettorale mi sembra si parli poco o niente dei giovani. Eppure è per loro che dobbiamo lavorare. Le politiche che attueremo di qui a qualche mese incideranno sull’ambiente e la società nella quale si muoveranno i nostri giovani. Quotidianamente pubblicherò un estratto del programma di interventi pensato dal terzo polo per gli under-35. Ma il mio auspicio è quello di poterne scrivere uno insieme a loro, incontrandoli nei prossimi giorni, ascoltando le loro istanze e, soprattutto, imparando a guardare il futuro con i loro occhi e la loro immaginazione” Cosi Antonio Del Mese, candidato di Azione/Italia Viva alla Camera dei Deputati
“L’imprenditoria giovanile, misurata in termini di imprese fondate da under35, in Italia è calata del 10% tra il 2017 ed il 2021. Un dato causato spesso dalla difficoltà di accesso al capitale e alla complessità della burocrazia. Dunque, è necessario presentare uno specifico progetto per l’imprenditorialità giovanile, che preveda forme di accompagnamento all’imprenditorialità, mediante servizi di incubazione, consulenza, mentoring e coaching per i giovani, e acceleratori per integrare l’offerta finanziaria con nuovi strumenti a sostegno dell’innovazione organizzativa e dello sviluppo del capitale umano”
“Per finanziare questo progetto – spiega il candidato sannita – proponiamo di usare parte dei 200 milioni di euro di fondi del PNRR dedicati al rilancio dei Centri per l’Impiego (CPI) non ancora allocati così da introdurre nei CPI un servizio di “assistenza all’autoimpiego e all’imprenditoria giovanile” per giovani under 35 che desiderano avviare un’impresa. Infatti, in molte zone specie quelle rurali i CPI costituiscono forse l’unica struttura che possa fungere da supporto all’imprenditorialità giovanile. I CPI dovranno così assistere le start-up con fornendo consulenza legale e normativa, sostegno per le richieste di fondi pubblici e la partecipazione a gare, ricerca di personale”
“Dobbiamo creare tutte le condizioni affinché i nostri giovani, i giovani del Sannio, possano restare qui senza essere costretti ad allontanarsi per lavorare” conclude Del Mese