Non conosce sosta l’invettiva di Altrabenevento nei confronti di Mastella e della sua amministrazione. Corona, questa volta, rispolvera il progetto “Rotta di Enea” cui il Comune di Benevento aderì con delibera della giunta comunale del 10 luglio 2020. Demiurghe di quella iniziative, due personalità del calibro di Anna Maria Mollica, che ne propose la ratio e l’allora assessore Del Prete che ne condivise la portata e contribuì in modo decisivo all’inserimento di Benevento nel circuito internazionale. Entrambe non figurano più nel contesto istituzionale della città. Ora, “Rotta di Enea” è una iniziativa che coinvolge ben cinque Paesi; la Turchia, o Asia Minore, tanto per dirla alla maniera classica, Grecia, Albania, Tunisia e Italia. In soldoni le Terre attraverso le quali l’eroe virgiliano staziona fuggendo da Troia in fiamme col padre Anchise in spalla
Detto questo cosa accade? Accade che presso i Campi Flegrei, a Cuma in particolare, per chi non lo sapesse stanno a nord di Napoli e pure oltre, particolarmente cari a chi scrive, in questi giorni si consuma una interessante serie di convegni per quel progetto di cui sopra sostenuto da un network di oltre 60 partner, tra Enti pubblici e privati, abbracciando 5 nazioni e 21 siti, dei quali 5 patrimonio Unesco. Ebbene, succede che il Comune di Benevento non è presente e la cosa non è passata inosservata ad Altrabenevento.
Rivolgendosi direttamente a Mastella, Corona fa notare come nè il sindaco, nè il vicesindaco e nemmeno l’assessore alla Cultura erano presenti a rappresentare la città e nessun rappresentante istituzionale di Benevento ha partecipato neppure al dibattito tra operatori turistici, commercianti, associazioni di categorie e sindaci sulle possibilità di sviluppo culturale e turistico del progetto. Corona, che sa bene di non essere per nulla gradito al sindaco ma della cosa gliene cale il minimo, osserva.
“Certo al Festival di grande livello artistico, Rotta di Enea- Dei erranti, lei preferisce il “minestrone” Città Spettacolo (come lo ha definito il direttore artistico Renato Giordano) aperto da Iva Zanicchi (con le barzellette e la richiesta di applausi per lei e consorte), e le piace saltare con i ragazzi che urlano “Mastella portaci a puttane”. Si capisce bene che lei è concentrato solo sulla campagna elettorale per la rielezione di Sandra Lonardo ma neppure i voti al suo partito di alcuni grandi elettori di Fratelli d’Italia possono cambiare le previsioni che la danno per sconfitto. Allora si dimetta da sindaco, prima che sia travolto dalle inevitabili ripercussioni della ispezione del Ministero delle Finanze sui disastrosi bilanci del Comune.”