Riceviamo e pubblichiamo nota stampa:
‘A fronte delle numerose repliche a mezzo stampa al mio intervento in Consiglio Comunale, confermo tutte le obiezioni mosse al deliberato che affida all’Asia il controllo delle caldaie.
1- La procedura è stata posta in essere in tutta fretta, senza che peraltro ve ne fosse bisogno, impedendo ai consiglieri comunali qualsiasi approfondimento sul piano tecnico e giuridico.L’opposizione consiliare è stufa di questo andazzo, e perciò ha disertato i lavori della commissione, giacché non c’era neanche il tempo di leggere le carte.
2-Esiste già una società pubblica, l’Asea, interamente partecipata dalla Provincia di Benevento, che si occupa da anni del controllo degli impianti termici. Ottimizzare l’impiego di risorse pubbliche significa seguire il criterio della competenza e delle specializzazioni, favorire alleanze fra società pubbliche mediante integrazione dei servizi su basi territoriali sempre più ampie, evitare di sprecare tempo e soldi nella cura di tanti orticelli.
3-L’integrazione dei servizi su base territoriale più ampia favorisce economie di scala: l’affidamento del servizio all’Asea, realizzando la copertura dell’intero territorio provinciale, avrebbe comportato una riduzione dei costi a carico degli utenti.
4-Il piano finanziario presentato al Consiglio è falsato da previsioni di ricavi irrealizzabili: mi riferisco agli introiti previsti per attività ispettiva (283mila euro solo per il 2022) che nel corrente anno non potranno essere svolte ( e molto probabilmente neanche nell’anno venturo), in quanto occorrono i tempi tecnici per la costituzione del catasto degli impianti termici e per la acquisizione dei rapporti relativi ai controlli che sugli impianti medesimi dovranno essere effettuati ad iniziativa dei singoli proprietari. Senza i rapporti non vi può essere alcuna attività ispettiva. Non lo dico io, ma la legge regionale n.39/2018.
5-Sono talmente convinto della positività ed importanza della mission aziendale di Asia nello specifico settore dei rifiuti, che da tempo auspico che la società possa espandere il suo raggio d’azione oltre i confini comunali: cosa assolutamente possibile se la parte pubblica, rimuovendo anacronistiche visioni municipaliste, si deciderà a giocare un ruolo da protagonista nella gestione del ciclo rifiuti, valorizzando l’Asia nel segmento della raccolta e trasporto, e riconsiderando anche il ruolo della Samte nella conduzione dell’impiantistica di secondo livello”.