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Rari nantes in gurgite vasto

Rari nantes in gurgite vasto

23 Luglio 2022 | by Enzo Colarusso
Rari nantes in gurgite vasto
Politica
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Che sia o non sia della partita Clemente Mastella è intenzionato ad viversela e tutta questa accelerazione di tempi verso le elezioni lo corrobora, gli restituisce quella vitalità che mai gli è mancata e che rappresenta la summa del suo stare ancora al centro dell’attenzione generale. Le testate nazionali lo cercano e lui mai vi si sottrae, incassando qualche lazzo e qualche sarcasmo di troppo ma ben consapevole che una battuta, sia pure cattivella, vale la comparsata televisiva come a Enrico di Navarra, futuro Enrico IV, Parigi valeva bene una messa. A Mastella interessa esserci, la sua è l’estetica dello starci in mezzo, è linfa vitale per uno come lui che ha conosciuto anni di grandeur e anni di profondo anonimato e visto che l’attuale quadro politico è di una mediocrità assoluta il suo stellone brilla e pure parecchio. Mettiamoci le sue proverbiali “chiappe” e il gioco è fatto e perchè almeno non tentare di riappoggiarle sugli scranni che più gli si addicono, altro che Palazzo Mosti e ascensore senza collaudo. Sa bene che l’impresa non è per nulla semplice, anzi è disperata e sa anche che potrebbe incorrere nelle ire muliebri ma è proprio in quello che il Ceppalonico stacca tutti, va detto. Alzi la mano chi avrebbe potuto prevederlo sindaco nel 2016 ma forse dimenticava che quello ha determinato i giochi italici per un quindicennio e per di più dall’alto di una percentuale irrisoria ai tempi ruggenti che furono. E al diavolo l’apologia, Mastella è “antropon zoon politicon” di altra razza. Certo il Rosatellum lo castra nelle aspettative, meglio sarebbe stato mettere mano ad una nuova legge elettorale in direzione proporzionale, ma nemmeno lui avrebbe potuto immaginare l’accelerazione della crisi e allora bisogna fare di necessità virtù. Addio “campo largo”, ma al PD riflettono mille volte prima di dare il benservito al M5S, nonostante tutto, e non è detto che la rottura vi sia per davvero visto che il sistema elettorale premia le convergenze, e si attendono le primarie siciliane per capirci meglio e di più e sotto con chi al centro ci voglia stare per arginare lo strapotere delle destre, forti nei numeri popolari ma debolissime nella rappresentanza politica. Lunedi mattina, a Napoli, al circolo Rari Nantes, e mica a caso, terrà la conferenza stampa di presentazione del simbolo. E come le vacanze, Mastella accenna ad alleanze intelligenti con chi ha a cuore le sorti del Paese popolato da una classe politica sconcertante e che lui, retaggio di un passato che al cospetto è altro pianeta, intende spedire alle avite magioni con solo biglietto di andata. Ciucci di Buridano e traditori degli amici? No grazie, gerontocrazia al potere. E lui fa spallucce perchè sta vivendo una stagione che mai avrebbe immaginato di vivere e come al Drappo Verde veronese “parve di costoro quelli che vince, non colui che perde”.

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