E’ ormai pieno amarcord tra Comune e Conservatorio. Lontani i tempi di Verga, lontani i tempi delle mezze comparsate a San Vittorino e lontani anche i tempi dei ricorsi al Tar e dei veleni conseguenti all’impuntatura su Antonio Rossi, una opzione poi rivelatasi inconsistente e nei confronti della quale lo stesso Mastella ha dovuto ammettere l’impossibilità di di perorarne la causa. Ma il sindaco non è uomo che accetti le mezze misure, anche se la nomina di Caterina Meglio avrebbe potuto avere il sapore di una “ritirata strategica”. Niente affatto. La Meglio e Mastella hanno da subito imbastito la manovra del riavvicinamento, che ha valenze anche politiche di più ampio respiro, e ora si sostanzia anche l’accordo per il rinnovo della concessione del San Vittorino che il Ceppalonico congelò al tempo dei poco dolci sospiri con Verga. E nell’ambito del ritrovato spirito di collaborazione anche la disponibilità delle aule dell’edificio degli Scolopi di Via Camerario di proprietà del Conservatorio e che verranno utilizzate per ricevere gli studenti della Pietà. Insomma, un “do ut des” che sancisce la cifra dei nuovi e ritrovati rapporti.
Ora, sarebbe opportuno sapere se di tutta questa storia siano stati interpellati i presidi e sembra di no. A confermare il fatto il presidente del’Assiciazione Nazionale Presidi Luigi Mottola