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Vassalli e borbone, due pesi e due misure

Vassalli e borbone, due pesi e due misure

16 Luglio 2022 | by Enzo Colarusso
Vassalli e borbone, due pesi e due misure
Politica
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A 160 anni dall’Unità d’Italia, evento consacrato dal Risorgimento ma su cui molto ancora ci sarebbe da dire e pare che si dica, la parola “borbone” desta ancora un inopinato senso dispregiativo che rasenta quasi l’offesa. “Lei è un neoborbonico”, si sente definire chi avanza qualche sospetto o eccepisce molto cautamente su quella pagina retoricamente pomposa che fu la Spedizione dei Mille e ciò che ne conseguì, come se la critica a qualcosa di intangibile fino a qualche decennio fa dovesse per forza fare il paio con il borbonismo o il neoborbonismo. In sostanza dare del borbonico a uno equivale a definirlo una cariatide, un seguace del malgoverno, uno che amministra male, un despota. Dei cinque re Borbone di Napoli, dal 1734 al fatidico 1860, un paio se ne salvano, forse il primo e l’ultimo per la dignità mostrata nell’uscire di scena, e allora sarebbe giusto chiedere a Calzone, autore della similitudine nella sua conferenza stampa da candidato presidente della provincia di Benevento, a quale dei restanti tre abbia voluto alludere collegandolo a De Luca… Ora, perchè tutto questo sproloquio? Perchè oggi Noi di Centro ha replicato a quella battuta. I mastellonici se ne sono adontati. Esprimono solidarietà a De Luca che forse manco l’ha sentita ma se lo avesse fatto avrebbe prorotto in qualche sua proverbiale battuta tagliente. Invece Noi di Centro ha deciso di tributargli nientemeno che solidarietà. “Apostrofarlo a quel modo oltre che da maleducato è anche un segnale di debolezza e isolamento dei Democratici sanniti” tuona il segretario Agostinelli. “Chiediamo al nipote-segretario provinciale del Pd Cacciano ed ai parlamentari del Pd cosa pensino delle offese di Calzone al governatore De Luca. Prendano le distanze da un modo di fare che appartiene ad altre stagioni. Calzone e i suoi amici dimenticano evidentemente che De Luca oltre ad essere il presidente di una delle regioni più importanti del Paese è un autorevole dirigente del Pd, ovvero quello che dovrebbe essere il loro partito”. La domanda sorge spontanea. Calzone ha anche fatto riferimento al vassallo Mastella che nella reprimenda di Agostinelli non viene riportato. Vassallo e borbone è un paradosso storico, nel senso che i vassalli e i valvassori si riferiscono ad un’epoca precedente e lontana da quella dei Borbone sul trono di Napoli. E allora perchè non si sono rizelati e non hanno espresso solidarietà anche a Mastella? Che De Luca è più meritevole del sindaco? Che vassallo è meno offensivo di borbone? Solidarietà a Mastella, ordunque, ignorato dal suo stesso partito per vassallaggio verso De Luca…a sott pe chiancarell…

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