La politica italiana guarda con trepidazione a mercoledi prossimo 20 luglio. Quel giorno il presidente del Consiglio dimissionario Draghi si presenterà in Parlamento come suggerito dal Presidente della Repubblica Mattarella che ieri ha respinto le dimissioni del Premier. In queste ore all’interno del 5Stelle si ragiona sull’ipotesi di dimissione dei ministri che per taluni però avrebbe il significato di una rottura definitiva. Lo scenario è imprevedibile. Qualora Draghi ribadisse la sua intenzione si potrebbe andare a votare anche il 2 ottobre ma le forze politiche, anche quelle che si dicono pronte, in realtà lavorano per una soluzione transitoria vista la esposizione del Paese a gravissime conseguenze in questo preciso momento. L’atteggiamento del Movimento e il campo largo del PD. Per Mastella diventa davvero arduo per il PD rimanere alleato con i 5 stelle e sul centro e sue alleanze dice “in primis va ricostruito, che è la cosa più importante, il campo largo in cui chiamare a raccolta le forze migliori del paese è quello dei valori europei, di solidarietà, che guardi al Pnrr, alla ripresa, e all’inflazione che a settembre ottobre potrebbe diventare a 2 cifre”. Centro che è una galassia informe e che difficilmente avrà una sua ispirazione politica, come osserva Umberto Del Basso De Caro