Il giorno di Antonio Calzone. Il candidato del centrosinistra alle presidenziali proivinciali si è presentato alla sede del PD attorniato dalle più alte cariche del partito, Cacciano e Antonella Pepe, e alla presenza del nume tutelare De Caro e dell’onorevole Ianaro, di recente trasmigrata dal Movimento 5 Stelle. E’ stata una presentazione non priva di spunti interessanti. Calzone ha sostanzialmente detto di non partire sconfitto, sebbene le elezioni di secondo livello e il voto ponderato indirizzino l’esito sul candidato Lombardi sostenuto dal sindaco della città capoluogo. Il sindaco di Reino è però cosciente che queste siano occasioni ideali per saggiare lo stato di salute del partito in provincia, dopo le ultime consultazioni amministrative, e che i temi sul tappeto dovrebbero indurre tutti a riflessioni scevre da presunte appartenenze politiche, diga di Camoplattaro e ciclo dei rifiuti su tutti.
Calzone per nulla propenso al fioretto. Chiama “Borbone” il Governatore De Luca e Mastella suo “vassallo”, una liaison che sta in piedi, secondo il candidato del centrosinistra, in questo momento solo per mere convergenze elettorali.
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