Ballerebbero 300mila euro tra le richieste di Lumode e la felice soluzione di una vertenza che nessuno vorrebbe trascinare in tribunale ma che potrebbe esaurirsi proprio li. Ieri, all’uscita dalla stanza del segretario Feola, l’avvocato Salvi è stato ermetico nel ritenere la faccenda rutt’altro che appianata e che, per ora, mancano le condizioni per poter dirsi scongiurata una causa in tribunale per vedere sanciti i propri interessi. Che Lumode quantifica inm 300mila euro, vale a dire le spese che finora Lumode ha sostenuto per il progetto primigenio, quello che prevedeva il palazzo al Terminal bus su cui c’è stato il parere negaticvo dell’Anac e quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Palazzo Mosti vorrebbe accordarsi riconoscendo alla controparte i progetti finora realizzati e che di certo non ammontano alla cifra chiesta dai casertani. Che non intendono andare per vie legali, sempre che si trovi un compromesso che accontenti tutti. Tra una decina di giorni il secondo round di incontri. Bando Periferie, un fatto politico. Scarinzi, segretario politico di Mastella, non nasconde le difficoltà delle trattative. Per l’opposizione la faccenda è viziata da procedure che destano perplessità. Luigi Perifano portavoce di ApB
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