Nuova riunione della commissione Lavori Pubblici a Palazzo Mosti. Questa volta al centro della riunione lo stato dell’arte della Bosco Lucarelli, la scuola del Rione Libertà chiusa perchè ritenuta ad altissimo rischio sismico l’11 gennaio 2019. I lavori, il cui finanziamento ammonta a 8.928.246,71 euro, avrebbero dovuto essere infatti aggiudicati entro 18 mesi ma a distanza di tre anni e mezzo non si riesce a strappare alla Regione Campania i fondi per iniziare i lavori. Si tratta, ha detto l’architetto Savignano salito al quinto piano per mettere a giorno la commissione, di un ritardo nel trasferimento delle risorse da Napoli che poi si tradurrebbe nella firma di un decreto che permetterebbe il distacco di un milione e duecentomila euro di anticipi sulla somma complessiva per permettere alle ditte incaricate di cominciare la riduzione in pristino dell’edificio che come si sa verrà abbattuto e poi ricostruito. Una sessione surrisacaldata. Vivace il battibecco tra i consiglieri Piacariello e Megna con l’esponente di Civico 22 fortemente perplessa sulla reale necessità di abbattere la Bosco Lucarelli mentre per le Fedeico Torre non sono state prese quelle precauzioni. Questioni tecniche, la replica di Picariello, condita anche da qualche eccesso verbale di troppo all’indirizzo della collega. “Decisioni politiche” tuona la Megna che cita Stat che ancora una volta fa capolino nelle milionarie vicende edilizie cittadine. Alla fine, al presidente Scarinzi, la commissione ha dato il compito di fare pressioni sul sindaco affinchè a sua volta chiedesse alla Regione di snellire le procedure e l’occasione giusta è la prossima visita del vicepresidente Bonavitacola a Benevento giovedi pomeriggio. Su questa scuola le consigliere di opposizione De Stasio e Megna hanno presentato una interrogazione che verrà discussa nel Consiglio del 25 luglio.