In vista del secondo interpartitico in una settimana. Domani sera si va a casa della Lega a via Napoli. Il centrodestra è alla ricerca di un nome da contrapporre a Lombardi ma di più di una compattezza politica che ridia smalto ad una compagine litigiosa e pervasa dalla sottile venatura della diffidenza reciproca fra le sue tre componenti. Che riflette ciò che si vede in ambito nazionale e che fa perdere le elezioni anche quando sembravano vinte. Qui, non è in discussione la vittoria, che arriderà a Lombardi per via del fatto che è escluso il suffragio universale e che a votare il presidente saranno solo sindaci e consiglieri e che il voto degli amministratori beneventani vale doppio, un autentico aborto della democrazia. Detto questo, però, è bene sempre misurarsi. Se non è in gioco l’affermazione finale è in gioco, eccome, la sostanza e la possanza di come ci si mette in gioco. In sostanza ci si conta, ci si soppesa e si comprende quali siano i veri rapporti di forza ed anche la capacità persuasiva di chi è chiamato, da perdente in partenza, a difendere la propria parte. Nel centrodestra il lotto di papabili è davvero ristretto. Fratelli d’Italia, che ha tenuto stasera l’Esecutivo provinciale, ha lanciato, un pò provocatoriamente ma tanto scientemente, l’opzione Rubano che dai mari caldi del sud ha già declinato l’invito e se vogliamo con una battuta che ha innervosito Matera, il coordinatore della Fiamma, riferendosi a Roviezzo sindaco di Bonea che non ha la tessera dei Fratelli ma è amico personale del sindaco di Bucciano. Gli eredi della Fiamma però fanno sul serio con Rubano e ribadiscono che la sua probabile, possibile adesione all’offerta potrebbe essere un punto a favore e non un rischio di impallinarsi la carriera. Bisognerà attendere il ritorno del commissario politico dei berlusconiani per capire dalla sua voce come la pensi per davvero. Nel frattempo dalla riunione di stasera a via Iandoli emerge un appello. “Se il tavolo di centrodestra ed in particolare chi ha sindaci candidabili proporrà un nome noi siamo disponibili. Certamente non ci interessano inciuci o confusioni inutili e che mal sarebbero accolte dagli elettori”, dice Mimmo Matera, e che sarebbe a dire ognuno si cerchi e si trovi il proprio candidato e che nessuno pensi ad ammucchiate antimastelliane di stampo barricadero. Alternativi a Mastella ma non nemici di Mastella, che è un po il mantra che si ode da più parti in questo frangente, intra ed anche extra PD. Che l’antimastellismo non tiri più oppure che si voglia mantenere la barra del timone a dritta nel procelloso mare delle candidature? Ah saperlo…