La proposta Paolucci di candidare Rubano nella sfida impari a Nino Lombardi per la carica di presidente della Provincia di Benevento. Paolucci torna alla ribalta dopo qualche mese di assenza e lo fa a poche ore di distanza dal tavolo del centrodestra, il primo dopo la catastrofica avventura della compagine alle amministrative dell’ottobre scorso. Quel 5% pesa come un macigno e pesano come macigni anche le accuse che i tre partiti si sono scagliati contro per imputare la debacle, che ha di fatto eliminato il cenrtrodestra dal dibattito politico, Rosetta a parte. Paolucci lancia Rubano, dunque, ma nessuno dei partners crede alla bontà di quella apertura. E’ prevalso il “timeo danaos et dona ferentes” di virgiliana memoria. “Proponga il sindaco di Bonea”, dice il commissario politico di Forza Italia Rubano e il riferimento non è a caso. Roviezzo è delfino di Matera, lo stesso coordinatore della Fiamma che non molto tempo fa ebbe parole sarcastiche, ai limiti del dileggio, proprio nei confronti di Rubano quasi definito un ragazzotto di belle speranze ma con poco spessore. Paolucci vira su Rubano ma avrebbe optato per Matera che però è in scadenza di mandato sindacale. Insomma, sembra una presa in giro ma Paolucci specifica che “il giovane sindaco di Puglianello non si farà scappare questo treno di alta capacità per il centrodestra.” Se questi sono i segnali di dialogo stiamo a posto anche perchè la cosa non è stata recepita dai diretti interessati e i tavoli futuri, se ce ne saranno, non saranno molto diversi dai precedenti, rebus sic stantibus. In definitiva, il centrodestra a Benevento ma anche altrove, è affetto dalla sindrome di Tafazzi e rischia che la storiella d’essere maggioranza nel Paese, in contrapposizione con la litigiosità politica, neutralizzi le chances di vincere le Politiche l’anno prossimo.
