Ci ha messo un pò l’opposizione per reagire dinanzi alle vicende di Gesesa. Per ApB “la incredibile storia della proroga del servizio idrico integrato in favore della Gesesa restituisce la cifra esatta della gestione mastelliana della cosa pubblica: un misto di inefficienza e spregiudicatezza! Il parere negativo dei Revisori ha mandato in tilt il Sindaco e la seduta di Consiglio Comunale già in programma è stata annullata. Si poteva evitare questa figuraccia? Certamente sì, a condizione che per tempo si fosse provveduto a sanare i profili di illegittimità della convenzione con la Gesesa. Anche Città Aperta critica l’Amministrazione Mastella. “Ancora una volta Clemente Mastella e la sua maggioranza sbattono contro il muro delle realtà che squarcia il velo di ipocrisia al racconto immaginifico propagandato “urbi et orbi” dal suo partito Noi di Centro”, il commento del capogruppo Angelo Miceli. La giornata è stata torrida, con un convulso tentativo di trovare una soluzione al problema che però è ancora avvolta nel mistero. La maggioranza e Mastella si difendono e attaccano le opposizioni parlando di vero e proprio “esercizio di sciacallaggio politico”. Il tono usato dal vicesibndaco De Pierro e dal capo della segreteria politica di Mastella Scarinzi è durissimo. “Azzerando qualsiasi tipo di apporto costruttivo, le minoranze si dedicano al banale dileggio. Il Sindaco è impegnato ad evitare che dal primo luglio si generi un caos di proporzioni enormi: se si staccasse la spina all’attuale concessionario si aprirebbero scenari cupi e si rischierebbero gravi conseguenze che solo gli irresponsabili potrebbero prendere anche solo in considerazione.” La nota prosegue dando per certo che la delibera arriverà in Consiglio presto con “l’obiettivo, perfettamente legittimo, di assicurare la continuità delle attività di un essenziale servizio pubblico per permetterne la prosecuzione anche oltre la data di scadenza del rapporto di concessione, nelle more di conclusione del procedimento di gara. Troviamo poi vergognoso richiamare, in una diatriba politico-amministrativo, un procedimento penale in corso e per il quale nemmeno è iniziato il dibattimento: oltre che una profanazione del principio di garantismo è anche una caduta di stile”.