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Referendum giustizia tra silenzi e quorum a rischio

Referendum giustizia tra silenzi e quorum a rischio

10 Giugno 2022 | by Enzo Colarusso
Referendum giustizia tra silenzi e quorum a rischio
Politica
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Domenica di elezioni quella che ci attende. In un solo giorno, il 12 giugno, andranno al voto quasi 9 mln di italiani in 978 comuni, un test moderatamente probante in vista delle Politiche dell’anno prossimo. E si vota anche per il referendum abrogativo  sulla giustizia. Cinque i quesiti referendari che, secondo il comitatio per il Si, dovranno sottoporre all’elettorato, attraverso lo  strumento della democrazia diretta, i cambiamenti opportuni per modificare alcuni punti che si ritengono necessari per riformare la macchina giudiziaria. E tuttavia, il problema da superare è il raggiungimento del quorum in un contesto di scarsa pubblicità del referendum di cui si è cominciato a sentire notizia solo negli ultimi giorni. Una responsabilità che coinvolge anche la politica il cui silenzio appare assordante, come ha sottolineato il professor Plutino intervenuto ieri sera a Rosso e Nero

 

Tecnicalità ed estrema complessità dei temi in qustione. Se sia opportuno sottoporre la materia al giudizio diretto dell’elettorato è domanda leggittima, se sia piuttosto il Parlamento a dovere, secondo Costituzione, avviare il dibattito e l’iter per la riforma della Giuatizia domanda altrettanto fondata  Uno dei sostenitori più autortevoli del Si, il professore Orazio Abbamonte, da la sua personale versione.

 

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