San Vittorino e Conservatorio, un tandem involontario che però tierne banco in questa delicata fase politica. E’ ben noto che a Mastella non sia andato giù l’intoppo sulla nomina di Rossi, su cui convergevano i suoi desiderata per la successione a Verga al timone del CdA, ma la decisione del Tar ha bloccato il meccanismo e precipitato la situazione in un bailamme assai controverso e ingarbugliato. Nel quale recita un ruolo assai ingrato il direttore Grassia, che abbbiamo incontrato nel suo studio ma che è in assoluto silenzio stampa. Parlerà se e quando lo riterrà opportuno ma nel frattempo trapelano alcuni particolari. Per esempio che il verbale della seduta del Consiglio Accademico è stato alla fine redatto e firmato e in questo modo formalizzata nuovamente la composizione della terna, con Rossi candidato, rispedita al MIUR. Lo stesso Antonio Rossi che ha integrato nuovamente le sue crerdenziali nei tempi imposti dal direttore Grassia all’esame del Ministero, dal quale si attende una risposta in tempi celeri con la speranza che non ci siano ulteriori incidenti di percorso. Emerge, tuttavia, la delicata posizione di Grassia, stretto tra MIUR da un lato e Mastella dall’altro con il sindaco che fa sapewre di non avere alcuna intyenzione di dialogare con Verrga ma di volere attendere il momento in cui i nuovi vertici si insedieranno, meglio se con Rossi presidente. Per adesso il Ceppalonico paventa possibili cambiamenti nelle relazioni con Via La Vipera, vedi la concessione dell’auditorium e di quegli spazi collaterali che ha lasciato intendere potrebbe utilizzare come aule scolastiche, ad interim. E’ una “drole de guerre” ma non è escluso che l’escalation si acuisca se le cose non dovessero evolvere in senso favorevole alle sue aspettative. Esutorare il Conservatorio rientra tra le valutazioni dell’Amministrazione e lo stesso vicesindaco De Pierro non esclude cambiamenti in corso d’opera anche se per adesso ci si muove nell’ambito delle pure supposizioni.
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