Il parlamentare del Movimento 5 Stelle Pasquale Maglione furissimo con la Regione Campania in merito alla decisione di realizzare a Sassinoro un impianto di compostaggio. Maglione era già intervenuto nelle ore passate in maniera veemente ed ora rincara la dose ponendo quesiti oggettivi sul futuro della Diga di Campolattaro.
“La notizia che la Regione Campania abbia deciso di realizzare un impianto di compostaggio a Sassinoro dovrebbe far insorgere tutta la classe politica locale. Ricordo che la sentenza in primo grado, dopo un accurato approfondimento tecnico, boccia l’autorizzazione dell’impianto e che si è in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci, verosimilmente confermando la sentenza del Tar”, dice il deputato pentastellato. “Questa decisione della Regione, ancora una volta, calpesta i cittadini del Sannio e a prescindere dall’aspetto giudiziario, che doveva essere sufficiente a fermare la Regione, è veramente incomprensibile come si possa pensare di realizzare un impianto di trattamento dell’organico a monte della diga di Campolattaro, su cui, ricordiamo, c’è un investimento di oltre 500 milioni di euro per la potabilizzazione delle acque. Un guasto dell’impianto, tutt’altro che impossibile, comprometterebbe l’utilizzo delle stesse acque provocando un inutile sperpero di soldi dei cittadini. A questo punto mi chiedo quale sia il parere dell’Ato, espressione di Noi di Centro, che stando ai fatti è commissariato, e cosa ne pensano tutti coloro che sulla diga di Campolattaro stanno facendo grandi progetti. Non di meno, sollecita la mia curiosità conoscere la posizione della senatrice Lonardo e del Sindaco Mastella che alle marce per difendere il territorio di Sassinoro erano in prima fila. La cura del territorio è un valore in cui credere, io continuo a pensarla come sempre: l’impianto di Sassinoro “non s’ha da fare”», termina “donrodrighescamente” il deputato di Airola.