“Sono settimane che il dibattito per la scelta del candidato sindaco per la città di Solofra non avviene all’interno dei luoghi deputati a farlo. Siamo stati costretti a leggere di nomi, molto spesso estemporanei e senza alcun reale sostegno all’interno della città, dalle pagine dei giornali. Nomi lanciati da questa o quella personalità senza alcun dibattito democratico all’interno degli organi del Partito Democratico, l’unico luogo che davvero potrebbe decidere”. Lo afferma in una nota Luciano Guarino, membro del direttivo del Pd della cittadina conciaria, che analizza lo scenario e precisa: “Il tempo in cui viviamo, in cui abbiamo preso di nuovo familiarità con la parola guerra e pandemia, ci costringe a scelte importanti, ragionate, a selezionare la futura classe dirigente per la città di Solofra in grado di utilizzare al meglio i fondi in arrivo dal PNNR e dalla nuova programmazione europea per rilanciare il modello di sviluppo attorno a cui vive la città, immaginare nuove forme di welfare in grado di rispondere ai nuovi bisogni della società contemporanea. La piaga dell’emigrazione giovanile è la prima causa dell’impoverimento della città di Solofra e di tutta la nostra provincia, il primo problema che dobbiamo risolvere attraverso esempi concreti da costruire non solo nelle scelte politiche e programmatiche a cui siamo chiamati nelle prossime settimane ma anche nella selezione di una nuova classe dirigente che – a partire dalla figura apicale del sindaco – possa rispondere al meglio ai bisogni della città”.
E poi incalza: “Per questo motivo ritengo che i nomi fin qui usciti per la candidatura a sindaco della città non siano adeguati al momento storico che viviamo, all’enorme sfida a cui siamo chiamati per ridare a Solofra una chance di sviluppo, ridare ai nostri giovani, alle nostre figlie e nipoti l’opportunità di tornare a casa. Chiedo a gran voce quindi una riunione del direttivo cittadino del partito democratico per poter discutere liberamente di questo tema, per poter scegliere al meglio chi può rappresentare le esigenze reali di questa città, dei suoi lavoratori e lavoratrici, dei suoi imprenditori, dei suoi commercianti. Io esco allo scoperto e faccio la mia proposta: un giovane ricercatore solofrano, un emigrante che è riuscito a realizzarsi anche fuori da Solofra, un giovane che ha già dato negli anni scorsi il suo impegno e il suo tempo per il benessere della nostra città svolgendo ruoli istituzionali di primo piano. Io credo che nessuno meglio di Gabriele Pisano, per quello che rappresenta, per la sua storia di impegno personale, per la sua riconosciuta professionalità e capacità di sintesi, per la possibilità che la sua candidatura possa essere un gesto di esempio e di speranza per i numerosi cervelli in fuga solofrani, possa essere sindaco della nostra comunità. Quello che chiedo è solo un confronto, una discussione aperta con argomenti solidi per dimostrare che non è così, se questi esistono, sono disponibile a cambiare idea”.