Nota stampa della Lega del Mediocalore in merito alla venuta, nella giornata di venerdì, del vicepresidente della Regione Campania Bonavitacola nel Sannio. Ex Eti e diga di Campolattaro e relativo incontro con le associazioni di categoria e ambientaliste i temi della presenza del braccio destro del Governatore a Benevento. La Lega del Mediocalore assai critica con Bonavitacola e soprattutto in relazione alle prospettive di recupero dei 40mila metri quadrati di spazi dell’ex Eti.
“Il vice-presidente della giunta regionale della Campania Fulvio Bonavitacola, unitamente alla solita compagnia di giro beneventana, nei giorni scorsi è stato in visita al complesso dell’ex agenzia dei tabacchi di San Giorgio del Sannio. Una struttura imponente di circa 40.000 metri quadrati per il passato fiore all’occhiello del Sannio nel campo della tabacchicoltura con una forza lavoro non indifferente, e che ha fatto da traino all’economia della zona del Medio Calore. Oggi, dopo essere divenuta decenni fa di proprietà della Regione e della Provincia di Benevento, ancora non è completata e versa in uno stato di degrado pauroso con milioni di euro gettati al vento: priva, per colpa degli enti proprietari, di un minimo indirizzo progettuale e soprattutto di una sua rifunzionalizzazione seria e concreta. Nel corso di questa passerella si è ipotizzato l’auditorium da mille posti che naturalmente non serve a nulla: men che mai a rilanciare l’economia e la produttività dell’area del Medio Calore già in passato presa in giro dalla favola dell’insediamento della Piaggio. La Lega del Medio Calore ritiene che senza una concertazione tra le forze politiche e sociali il destino già fallimentare dell’Eti diverrà irreversibile: il dato certo è che questi processi di trasformazione non possono essere guidati da chi nei fatti, regione e provincia di Benevento, ha dimostrato tutta la sua incapacità a gestire una situazione divenuta via più molto complicata. Anzi sarebbe necessario da subito istituire una commissione d’inchiesta regionale per accertare responsabilità ed inefficienza trattandosi di soldi dei cittadini spesi male (circa venti milioni di euro). La Lega è per il recupero funzionale della struttura nel campo di una rinnovata filiera agricola e zootecnica di eccellenza: in linea con la tradizione e la vocazione del territorio circostante. Solo così si potrà avere un ruolo produttivo per lo sviluppo del Medio Calore che necessita, così come il Sannio di opere e realizzazioni, e non certo di inutili passerelle. Altrimenti vi sarà definitiva la sua cancellazione !”