Parla Antonio Picariello, l’ex consigliere di Città Aperta passato al Gruppo Misto di cui è unico esponente, ma in procinto, a quanto appare, di trasferirsi armi e bagagli nelle file della maggioranza. Per ora, Picariello resta dov’è, cosa che gli consente di essere membro di tutte le commissioni in attesa di tempi e probabilmente occasioni migliori. Sulla persona e sul personaggio nulla da eccepire; l’assenza di vincolo di mandato pone ciascuno nelle condizioni di accasarsi dove gli pare senza troppe remore nei confronti del popolo elettore che, comunque, votando fa capire come la pensa, nel caso di Piacariello all’opposizione di Mastella. D’altro canto la passata consiliatura ci ha consegnato una pletora di “piccioni viaggiatori”, che hanno invaso “l’aere” consiliare nell’una e nell’altra direzione rendendo un malcostume diffuso una specie di consuetudine…mo c’ha pigliamm cu Piacariell…e ghià… I nomi? E che c’è bisogno di farli? Qualcuno potrebbe anche risentirsene e poi dire che qualche giornalista ce l’ha su con lui se lo si ricorda alla pubblica opinione che, a dire il vero, in taluni casi e non sono pochi, ha ridato loro fiducia stabilendo che poi, alla fin fine, non è poi tutto sto scandalo. Nella maggioranza, si sa, i movimenti sono commisurati alle richieste da soddisfare, per cui se Mastella riuscirà a garantire ad ognuno il suo le cose non subiranno scossoni; in caso contrario il canale rischia di intasarsi. Ma questo il sindaco lo sa molto bene, ricorderete le dimissioni un paio di anni fa…Ora, Picariello è solo l’ultimo di una copiosa serie di consiglieri in odore di “gran salto”. La sua organicità a Mastella è ormai palese ma sente, tuttavia, il bisogno di replicare ai suoi ex sodali del breve viaggio sin qui intrapreso insieme. Ecco, allora, la nota integrale della sua risposta a Miceli, suo ex capogruppo in Città Aperta. Buona lettura.
“Ho riflettuto per qualche giorno sulla opportunità di rispondere alle risibili dichiarazioni del “tandem”di Città Aperta. Poi ho scelto di fare qualche breve considerazione solo per il rispetto che ho per il ruolo di amministratore della città e la considerazione nei confronti degli elettori e dei cittadini. Come già in passato ampiamente chiarito, ho partecipato alla competizione elettorale quale indipendente in una lista civica. In occasioni delle elezioni provinciali i responsabili della lista Città Aperta hanno ritenuto di non presentare una lista provinciale che avesse la medesima ispirazione di quella comunale. Per la verità ritengo che tale scelta sia stata determinata proprio dall’incapacità del “tandem ” , in primis dello stesso Miceli che era stato delegato ad aggregare i candidati e i voti per poter presentare la lista. Tale flop ha determinato la scelta di confluire nella lista del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle, magicamente alleati in occasione delle elezioni provinciali a differenza della scelta opposta che li aveva visti divisi con due diversi candidati sindaco. Pertanto il sottoscritto non essendo stata presentata, come detto, la lista Città Aperta in provincia e non avendo la tessera del PD ne’ adesione ai Cinque Stelle, ha espresso il voto secondo la capacità e considerazione del candidato. Molto sommessamente e con tanta umiltà vorrei dare un consiglio al “tandem”. Anziché perdere tempo a spargere fango con dichiarazioni prive di qualunque logica politica( si potrebbero fare innumerevoli dichiarazioni sulle tante esperienze politiche del tandem ma credo che interessi a pochi),producessero un po’ di energia per portare avanti un minimo di iniziativa programmatica per la città. L’opposizione non si fa sui giornali o solo in occasione delle riunioni del consiglio comunale, ma si fa tra la gente e soprattutto, in una fase così critica per le nostre comunità ,costruendo iniziative in grado di produrre effetti positivi sui sistemi di sviluppo e contribuire a determinare le condizioni per trattenere i giovani nella nostra città”.