«Leggo dell’attenzione ritrovata sul potenziale uso irriguo delle acque della diga di Campolattaro e ne sono sollevato. Oltre un anno fa, avevo personalmente interloquito con la presidenza nazionale dei Consorzi di Bonifica e con quella del Sannio-Alifano, proprio per verificare la fattibilità della proposta, ricevendone un riscontro positivo. Ricordo infatti che la Regione Campania ha avviato una programmazione plurima per le acque dell’invaso, a valere anche sui fondi previsti dal PNRR. Le risorse in campo, infatti, prevedono la realizzazione di un adduttore per l’uso irriguo che, allo stato attuale, può da subito servire l’area agricola telesina, già infrastrutturata, favorendo così lo strategico comparto vitivinicolo del territorio. E’ necessario, però, prevedere anche delle ulteriori infrastrutture irrigue che vadano a servire altre aree del Sannio con una importante vocazione agricola, come, ad esempio, quella caudina o le area limitrofe al capoluogo», così in una nota il deputato M5S Pasquale Maglione.
«In tal senso ben vengano le aperture rispetto a un ampliamento di dette infrastrutture – prosegue l’esponente 5s – ma, al netto dei proclami e del facile entusiasmo, è necessario avviare tutti gli approfondimenti progettuali utili anche a quantificare le risorse necessarie per realizzare questi interventi. Su questo ultimo aspetto è importante avviare una proficua collaborazione istituzionale affinché si riescano a intercettare le somme necessarie. In tal senso ho già avviato interlocuzioni con il Ministero dell’Agricoltura per definire eventuali linee di finanziamento, attingendo anche al PNRR. Da parte del M5S, come sempre, posso già garantire la massima disponibilità, impegno che d’altronde non abbiamo mai fatto mancare nelle battaglie per il nostro territorio», conclude.