“La minoranza non può trasformare il question time in un “interrogazionificio”, la misura è colma.” Lo scrivono, in un comunicato stampa congiunto, i capigruppo di maggioranza dopo l’ultima seduta di ieri a Palazzo Mosti. I lavori sono iniziati intorno alle 9,30 e si sono protratti ben oltre le 12,30. E tuttavia, gli argomenti affrontati meritavano un adeguato approfondimento. Che però i consiglieri di maggioranza hanno ritenuto pretestuosi e quindi meritervoli di un contenimento effettivo. Già Mastella, che per molti versi potrebbe definirsi l’ispiratore di questa iniziativa, lo scorso 14 febbraio si era espresso in termini di chiusura nei rapporti con la minioranza nell’ormai famoso Consiglio dell’esodo dell’opposizione dall’aula.
L’attività di controllo dell’operato dell’amministrazione è sacrosanta, dicono dalla maggioranza, ma la fabbricazione seriale di quesiti è un’attività di mero ostruzionismo e pone il problema di rivedere il regolamento per disciplinare meglio la materia. Gerardo Giorgione capogruppo della Lista Mastella.
La replica dell’opposizione affidata a Giovanni De Lorenzo del PD che invece pone l’accento sulla natura costruttiva delle interrogazioni prodotte
Intanto il portavoce di APB Luigi Perifano ha protocollato una richiesta di accesso agli atti per avere copia del verbale, se esiste, relativo all’incontro svoltosi tra il sindaco e il Direttore Generale del San Pio Ferrante a proposito dell’Atto Aziendale, una volontà già espressa da Perifano nel question time di ieri mattina.
