Visita lampo del presidente del Molise Toma a Benevento. La notizia era rimbalzata dopo l’intervista realizzata da Fabio Tarallo per Anteprima 24 nelle ore passate, tutta o quasi impostata sulla nuova ondata di interesse che sta assumendo la questione del Molisannio che a tratti fa capolino nella vita politica beneventana. Toma è stato accolto in villa comunale dal sindaco Mastella che ha convenuto con l’ospite, per altro un sodale di partito, sull’importanza di riprendere il tema e sulla estrema maturazione dei tempi tecnici e politici per rilanciare il progetto. Che, va detto, prevede tempi lunghi come dispone l’articolo 132 della Costituzione e un lavoro certosino che approdi alla possibilità di un referendum consultivo “sentiti i due consigli regionali”. Insomma, è un progetto a lunga scadenza che prevede lavoro intenso e più di tutto una ferrea volontà di andare a rompere un meccanismo che ha prodotto l’ isolamento che nei fatti esiste ed è fonte, non unica ragione pero’, del mancato sviluppo delle aree interne. Abbiamo qualche dubbio che questa classe dirigente persegua davvero questa finalità. Più credibile è che Mastella stia operando una sorta di “guerra parallela” ci si consenta il paragone di questi tempi, nei confronti del suo amico De Luca, una sorta di dimostrazione di autonomia di agibilità politica in un momento in cui, probabilmente, il borsino delle relazioni sia ai minimi storici, dalle Regionali ad oggi. E non ha contribuito affatto il tonfo mastelliano alle elezioni per la Città Metropolitana di Napoli che non ha visto seggi per Noi di Centro e di cui lo stesso Mastella e la stampa a lui congeniale non hanno ritenuto di commentare. E allora sotto col Molisannio che questa volta parte dal Molise, che fino a qualche lustro fa ne considerava la cosa quasi come una boutade. Mastella ha addirittura aperto alla possibilità che sia Campobasso il capoluogo di questa nuova regione adveniente il che aprirebbe a qualche anche giusta perplessità per chi considererebbe la distanza geografica immutata o quasi tra Benevento e il nuovo capoluogo. L’impressione è che anche in questo caso il Molisannio appartenga alla sfera delle occasioni buone per raggiungere altri obiettivi, magari passando per un lauto pranzo domenicale.