“Per la Giornata del Paesaggio la Biblioteca, i Vigneti, il Parco della Rimembranza e le Cantine storiche dell’Istituto Agrario Francesco De Sanctis sono state raccontate in un video curato dalla Soprintendenza ai beni culturali delle Province di Salerno e Avellino. Si tratta dell’occasione per riflettere ancora sui ritardi di tutela che sconta il territorio irpino. Accanto a gioielli come l’Istituto Agrario di Avellino e la collina che lo incornicia, restano scempi urbanistici che sono possibili grazie all’incapacità di Comuni e Regione di dotarsi di strumenti aggiornati di pianificazione e di altri strumenti aggiornati di pianificazione”. Lo afferma il consigliere regionale irpino in quota M5S, Vincenzo Ciampi.
“Abbiamo fatto una battaglia sulla legge regionale di Bilancio – continua – con la quale a fine anno si è tentato di allentare il regime di controllo e tutela sul territorio. Non si tratta di un discorso astratto: i fondi del Pnrr sono a rischio perché non sono aggiornati gli strumenti urbanistici. Ma non sembra che sia importante, la vacatio conviene: serve a far passare vecchi progetti senza nessun vaglio. Si pensi al biodigestore di Chianche, all’assalto dell’eolico all’Alta Irpinia. Gli speculatori della green economy così continuano indisturbati ad agire oggi, forti di autorizzazioni concesse tra i cinque e i sette anni fa. Non bastano le pale esistenti? Non si può fare un impianto di trattamento rifiuti in un’area industriale invece che tra i vigneti? Domande senza risposte. Strumenti di pianificazione urbanistica aggiornati, se ci fossero, terrebbero conto delle mutazioni del territorio e delle sue esigenze e i progetti invasivi tornerebbero ad essere verificati con nuove Valutazioni di Impatto Ambientale. Mi chiedo: si possono ancora realizzare tanti campi eolici, si può sfregiare il panorama agrario di aree vocate alle produzioni vitivinicole? La discussione in Regione finisce in rissa con la Soprintendenza e il Ministro: un modo per fare confusione. In Commissione urbanistica continuerò a chiede una legge urbanistica regionale vera, condivisa, moderna; senza più norme sulla pianificazione inserite di soppiatto in altri provvedimenti. Il paesaggio si tutela con norme rigide e aggiornate. Basta con i giochetti”.