Sulla questione dei controlli delle caldaie che il Comune di Benevento ha inteso demandare all’Asia si consuma l’ultimo atto della polemica politica tra maggioranza ed opposizione. La minoranza contesta la scelta fatta dall’Amministrazione Mastella, una decisione ritenuta illogica e che può rivelarsi anche antieconomica, secondo il Portavoce di Alternativa per Benevento Luigi Diego Perifano. “L’Asea, interamente partecipata dalla Provincia di Benevento, si occupa da molti anni proprio del controllo delle caldaie, effettuandolo, con la eccezione del solo capoluogo, in tutti gli altri 77 comuni sanniti”, sostiene Peifano. “L’Asea è una multiutility a capitale pubblico, ha investito risorse per formare il personale addetto ai controlli delle caldaie e dotarsi dei necessari beni strumentali. Ha dunque il know how per gestire il servizio, e può farlo a condizioni convenienti, garantendone la resa”. Perifano pone e si pone alcuni interrogativi di questa scelta che si ritiene cervellotica. “È forse dipeso da difficoltà di relazioni politiche tra Comune e Provincia? Non si direbbe, le due amministrazioni, come è noto, mostrano le medesime insegne di partito. È stato a causa di un giudizio negativo sul management di Asea o sulla qualità del servizio da essa erogato? Anche questo appare del tutto improbabile: la società è stata ed è gestita da amministratori che godono della piena fiducia anche del Sindaco di Benevento, che ha certamente concorso a nominarli. Si è forse accertato che l’Asia potrà espletare i controlli a costi inferiori di quelli dell’Asea? Non è stata offerta questa spiegazione, e comunque allo stato non si conosce il piano industriale dell’Asia, e quindi non ci sono elementi per stabilire se l’affidamento dei controlli all’azienda rifiuti produrrà un risparmio per le tasche dei beneventani, o, viceversa, un aumento dei costi”. La risposta la fornisce lo stesso sindaco Mastella. “La scelta di affidare all’Asia il controllo sulle caldaie deriva da due motivi: il primo nel riconoscimento della capacità gestionale della società del Comune, che ha tramutato in attivo una discesa negli inferi del fallimento di una società che oggi è un fiore all’occhiello della comunità. L’altro aspetto è che la società dell’Asea presenta una perdita di 500mila euro, ascrivibile al contenzioso maturato negli anni passati, dalle amministrazioni precedenti, che ora la nuova dirigenza sta tentando di eliminare. A noi interessa che il gatto mangi il topo; il resto è una opinione che rispetto, ma non condivido”.