La questione Ato e i suoi riverberi politici. Ufficialmente il PD, escluso dalla prossima tornata elettorale, mantiene una linea di fermezza: nessun accordo politico con i mastelliani che dal canto loro, come ribadisce il segretario provinciale Agostinelli, avevano chiesto un preciso impegno politico.
Una vicenda dai tanti connotati, più o meno palesi. C’è chi nel PD mantiene una chiara posizione di chiusura verso Mastella, l’ala più decariana, chi invece, in questa particolare circostanza, ne analizza gli aspetti meno politici e più tecnici come fa il Consigliere regionale Mortaruolo, da qualche tempo non più in frequenza d’onda col Capataz De Caro. Mortaruolo evidenzia i motivi d’opportunità che avrebbero potuto condurre ad una soluzione diversa della questione, magari passando per una maggiore proposizione dei sindaci, non più tanti, del PD per cercare di salvaguardare il lavoro svolto in questi anni difficili dell’Ato.
Che nel PD vi sia in atto una pax armata e che in definitiva ognuno percorra strade anche diverse per la propria esistenza politica è fuori di dubbio. Non sarà certo la quiestione dell’Ato da sola a far emergere le differenze ma comunque rappresenta un viatico per la comprensione dei problemi che comunque si agitano all’interno di un partito che si impone la pluralità, prima tappa dell’uscita dal notabilato che ancora è forte.