Mentre il PD si appresta a celebrare il congresso, i militanti di Essere Demoicratici esclusi dall’assise commentano l’attuale fase politica. “Assistiamo con sereno distacco alla vicenda congressuale, recita una nota del coordinamento politico di Essere Dem. La rappresentazione dell’eterno ritorno dell’uguale, con l’aggiunta di una sconfortante assenza di autocritica per i fallimenti finora inanellati e con la prospettiva della prosecuzione di una gestione padronale del partito che ha determinato il progressivo allontanamento di tanti dirigenti, amministratori e militanti. La mozione del candidato segretario più che prendere a prestito slogan altisonanti avrebbe potuto più semplicemente richiamarsi a Renzo Arbore: ‘meno siamo, meglio stiamo’. L’avallo del commissario Borghi è una vuota copertura politica che non può modificare il giudizio negativo sul gruppo dirigente che si ripropone e sulla fallimentare linea politica portata avanti: il deputato piemontese chiude il mandato commissariale con due sonore sconfitte (comunali di Benevento e provinciali) e con l’enorme responsabilità di essere stato funzionale all’ambizione di “qualcuno” di ottenere il campo libero piuttosto che il campo largo. Davvero scomposti e insensati sono stati, dal nostro punto di vista, gli attacchi di Borghi al Sindaco di Benevento, che è alleato organico del PD in tutta la regione Campania e che è considerato avversario solo nel Sannio. Noi come Essere Democratici continueremo a non assecondare questa logica politica a macchia di leopardo. Siamo un’area politica e un movimento con cultura di governo, che vince e convince decine di amministratori e dirigenti politici del Sannio. Ora ci avviamo verso una nuova fase, quella del radicamento e della strutturazione territoriale con un gruppo dirigente unito, motivato e di qualità e con una linea politica coerente con la maggioranza che governa la Regione. Riteniamo strategica e indispensabile l’alleanza strutturale con le forze politiche del campo moderato, il cui sforzo federatore e centripeto è una novità importante del panorama politico nazionale, come ribadito ultimamente sia dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori che dal senatore dem Andrea Marcucci. Essere Democratici avvia questa nuova fase nel segno della collegialità e della condivisione e forte di due test elettorali che hanno portato ad un esito ormai sconosciuto ad altri: la vittoria e la conseguente possibilità d’incidere nelle istituzioni come forza di governo.”