Sempre più distanti e le bordate ormai non ci contano più. La battaglia del centrodestra, per quel che ne resta, infuria terribile. Paolucci e Matera sparano colpi ad alzo zero. “Non ci sentiamo rappresentati affatto nè al Comune e nemmeno alla Provincia, una liberazione la fine della coalizione”, l’unanime sentimento. Ieri, dopo una attenta riflessione, La Lega e Rosetta De Stasio, accomunati nella eguale direzione “perifanea” a giudizio della Fiamma, avevano replicato, in due distinti comunicati, definendo sostanzialmente in totale confusione il partito della Meloni. Rosetta, invitata a rispondere in merito alla presa di posizione di Paolucci, s’era detta contraria a rinfocolare le polemiche per non espandere la polemica in un ambito anche extrapolitico ma poi ci ha ripensato e ha espresso il suo punto di vista in modo tagliente. “La rappresentatività vera non viene attribuita da una tessera o da un responsabile di partito, ma è frutto della fiducia della gente. Ed è per tale motivo che non può essere “sconfessata” da alcuno soprattutto da chi probabilmente avrebbe dovuto dimettersi dalla carica di Responsabile Provinciale, considerato che, dopo anni di “latitanza”, è riuscito a raggiungere il “minimo storico” alle elezioni comunali, mettendo in campo una lista non completa (22 candidati) nella quale erano presenti ben 7 candidati che, non essendo residenti a Benevento, hanno riportato 0 voti. Non smetterò mai, invece, di ringraziare i candidati di Fratelli d’Italia, che nonostante tutto, hanno dato il massimo riuscendo ad intercettare un consenso che altrimenti sarebbe andato perso”. Arriva attraverso il profilo fb la replica non meno dura di Federico Paolucci. “Sono pentito di aver dato spazio, in nome della presunta unità della coalizione, al nome di
Rosetta De Stasio. Ho ragionato in termini politici e di rispetto di una storia comune e identitaria. Ho capito subito di aver sbagliato, quando ho visto la nostra candidata flirtare con la sinistra ed è con profondo rammarico che continua, contro ogni logica politica e numerica, ad affermare di essere stata eletta con i voti della
Lega o personali. Senza i voti di
Fratelli d’Italia Sannio, che ha preso gli stessi voti della lista “4 in uno della Lega”, non sarebbe neanche stata eletta consigliere comunale. Vedo tracotanza, ingenerosità e assenza di visione politica”. Poi chiosa sarcastico. “Mi dispiace, ma sono troppo signore per scendere sul personale. Mi mantengo nel “perifano” delle considerazioni politiche. Pardon, volevo dire perimetro…Mala tempora currunt…
