Giovanni Cacciano unico candidato alla segreteria del PD del Sannio. Ieri l’espletamento delle faccende burocratiche di prassi poi il segretario in pectore si è concesso alle domande della stampa presente. Il PD del dopo Valentino riparte quindi da Cacciano, uomo d’apparato, decariano di ferro, solida preparazione politica. Erediterà un partito in difficoltà e che avrà bisogno di lavoro e di politica per tornare ad essere presente nel ventre molle della società sannita dopo anni di ambiguità e di soluzioni “kafkiane”, vedi la blindatura dello stesso Valentino, ibernato in vista di sviluppi futuri. Un momento di difficoltà che il segretario in pectrore sarà chiamato a gestire, una candidatura unica che non è segnale di salute ma che appare l’unica soluzione possibile per evitare ulteriori lacerazioni interne.
Un partito che non ha bisogno di spaccature e nuovi scossoni dopo le vicende degli ultimi mesi ma che invece ha esigenza di armonia sia pure nel dibattito congressuale e poi nelle stretegie da porre in essere. Insomma, il coacervo decariano si è scrutato al proprio interno preferendo la strada della distensione nei confronti di una dialettica che a tratti è stata anche serrata ma che andava disinnescata. Antonella Pepe, che sarà presidente dopo il 26 febbraio, articola così la sua posizione
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