Non c’è pace tra gli ulivi beneventani, le polemiche fioccano “fere cotidie”. L’ultima in ordine di tempo vede però sempre Mastella protagonista, in questo caso in una posizione più defilata ma non meno incisiva. Il riferimento va alla nuova leadership del cda del Conservatorio Nicola Sala con Antonio Rossi che dovrebbe e il condizionale è d’obbligo, prendere il posto di Antonio Verga giunto alla fine del triennio di mandato.
Un provvedimento che inevitabilmente rimanda a questioni che con il governo del Conservartorio hanno poco a che fare e molto invece con la occupazione “manu militari” della politica nei riguardi delle istituzioni, culturali nel caso specifico. Anche l’ascesa di Verga obbedì a quelle logiche e fu, per qualche verso, uno sgambetto di Mosè Principe a Mastella e del quale il sindaco non ha mai dimenticato la portata. Verga, tuttavia, difende il suo operato e le sue competenze e muove guerra annunciando ricorso al Tar sulla scorta di osservazioni dal preciso sapore tecnico.
Sulla questione interviene anche Rosetta De Stasio. La capogruppo di Prima Benevento attacca il modus pensandi et operandi del mastellismo.
Segue servizio