Febbraio il mese del congresso provinciale del PD del Sannio. Un appuntamento grandemente importante per un partito che ha l’urgenza di uscire dalla fase commissariale, dotarsi di un nuovo organigramma e guardare al futuro con rinnovata classe dirigente. Un congresso che si prefigge l’obiettivo, non scontato, di vivere la palingenesi delle liturgie e delle decisioni al proprio interno senza ricette precostituite. E’ l’aspirazione della nouvelle vague, un po meno quella che si richiama al decarienesimo poù ortodosso anche se lo stesso De Caro non fa mistero di considerare l’assise come il momento cardine del dibattito e del dialogo
La questione degli esclusi. Essere Dem non ci sarà per espressa determinazione del Nazzareno. De Caro torna a far sentire il suo punto di vista rispetto all’anima dissidente del partito.