“Non è mai stato così. Non c’è mai stata questa spada di Damocle in cui nessuno sa se sarà rieletto. Abbiamo un Parlamento di persone morte politicamente che vagano in Transatlantico ma già non esistono più. Hanno uno spazio di vita breve e devono spenderlo nel modo migliore possibile. Cioè arrivando fino alla pensione di settembre”, “il gruppo misto non ha mai avuto un cocktail così singolare di peones e fuoriusciti dai partiti. In più si dice che ci siano almeno 400 parlamentari che la prossima volta non sarebbero né candidati né tantomeno eletti”. Lo afferma il sindaco di Benevento Clemente Mastella in una intervista a Il Dubbio. E, da esperto di strategie per l’elezione del presidente della Repubblica, sottolinea: “Penso che in effetti tutto sia legato a cosa fa o non fa Berlusconi. Dipende dalla sua decisione di fare un passo di lato nelle prossime ore oppure di portare avanti la candidatura. Chiaramente questa seconda opzione rende tutto più complicato. Se lui sfida tutto e tutti e va avanti è un discorso, se così non sarà allora già domenica sera il centrodestra potrebbe indicare un candidato diverso e iniziare a votarlo da subito. Di certo Berlusconi non vuole essere messo da parte da Salvini ma contribuire in maniera determinante a scegliere il candidato”.
Il grande favorito di questa partita è Mario Draghi, osteggiato però da Lega e M5S… “Credo che lui abbia voglia di fare il capo dello Stato, è abbastanza evidente – afferma il sindaco diBenevento -. Ma è anche vero che non c’è unanimità nei suoi confronti. Se tutti fossero stati d’accordo a quest’ora la sua elezione sarebbe stata già sicura. Le ragioni di queste resistenze sono molteplice, la prima è quella che senza Draghi si frantumerebbe la maggioranza. È come essere al capezzale di una persona che sta morendo: se arriva un medico a curarla e il moribondo migliora, poi è difficile mandare via quel medico e chiamarne un altro”. Anche perché poi dovrebbe costituirsi un nuovo governo… “Diciamo che Draghi sarebbe garante dell’unità politica, anche del prossimo governo, dal Quirinale. Non dimentichiamoci che siamo ancora dentro l’emergenza per cui non si voterebbe di certo in primavera. Si allungherebbe comunque la vita al governo per maturare il diritto alla pensione dei parlamentari e poi, in caso si voterebbe a ottobre“.
Salvini e Meloni stanno già cercando un sostituto? “Loro possono pure muoversi per vagliare altri nomi, ma nessuno può essere scelto senza il consenso del Cavaliere. Altrimenti si sfalderebbe il centrodestra” e “Pd e M5S sono costretti a giocare di rimessa perché per la prima volta sono meno degli altri. Devono accontentarsi di scegliere il nome meno distante da loro nella rosa che verrà loro proposta”. Infine evidenzia: “Mattarella ha detto troppi no e anche in maniera piuttosto convinta. O vanno tutti a chiedergli il bis oppure non c’è alcuna chance